lunedì 29 febbraio 2016

29 febbraio - 8° Marzo, 2° sciopero delle donne, rilanciamo l'appello delle precarie Slai Cobas sc di Palermo



CONQUISTATI ALTRI DUE MESI LAVORO... MA NON CI POSSIAMO AFFATTO ACCONTENTARE! LA LOTTA CONTINUA E PIU’ DI PRIMA - VERSO L'8 MARZO CON IL SECONDO SCIOPERO DELLE DONNE
Comunicato stampa
Dopo circa un mese di ripetute proteste di piazza intense a Palermo delle precarie e dei precari delle coop sociali, sempre in lotta per la difesa del posto di lavoro e del diritto allo studio degli studenti disabili, lo Slai Cobas per il sindacato di classe ha appreso durante un incontro che si è tenuto Giovedì 25 febbraio a palazzo Comitini alle ore 13, con il commissario straordinario della ex Provincia di Palermo, Munafò, alla presenza di altre sigle sindacali, che i servizi di assistenza saranno prorogati per altri due mesi, cioè per tutto il mese di marzo e aprile.


I precari e le precarie hanno comunque protestato sotto il palazzo (mentre
erano in corso le riprese di un film, i cui responsabili hanno tentato invano
di ostacolare la nostra manifestazione)

29 febbraio - IRAN: la condizione operaia

da operai contro


Iran: Un nuovo capitolo di proteste operaie


Informazioni del Comitato Internazionale dei Lavoratori Solidarietà – Iran, 1 GENNAIO 2016:
Le proteste operaie delle ultime due settimane sono un segno della forza e dello sviluppo delle proteste operaie e anche un nuovo capitolo delle lotte operaie. Infatti nelle ultime due settimane migliaia di lavoratori hanno partecipato a delle lotte, e queste lotte si stanno estendendo. Ciò che caratterizza queste lotte sono l’attivismo, la continuità, la durata e la presentazione di ultimatum per organizzare grandi manifestazioni, e tutto questo in un contesto sociale dinamico. Così, la piazza davanti al Parlamento (Teheran) è diventato un luogo di incontro quotidiano dei lavoratori e della popolazione. Un punto importante è che queste lotte si stanno sviluppando in settori chiave dell’economia e in complessi con grandi concentrazioni di lavoratori, come l’industria del petrolio e le industrie dei servizi con molti clienti. Il che conferisce loro un ampio peso sociale e politico. Oltre a rappresentare la resistenza contro gli attacchi del regime alle condizioni di vita e ai mezzi di sussistenza dei lavoratori, queste lotte esprimono un forte “no” al governo Rouhani, alle sue promesse e alle sue misure di austerità come il “pacchetto economico di sei mesi per uscire dalla recessione”, il sesto piano di sviluppo economico, e sono quindi volte contro l’intero apparato statale. L’estensione di queste lotte e proteste ha dato al movimento operaio un peso significativo nelle attuali condizioni politiche della società. E le proteste operaie, in quanto arena permanente di lotta nella società, giocano oggi più che mai un ruolo cruciale nello scontro tra la popolazione e il potere, con rivendicazioni sia immediate che generali. Basta dare uno sguardo alle principali manifestazioni di queste proteste per avere un quadro chiaro di ciò che sta accadendo e per meglio comprenderne la forza.

29 febbraio - VITTORIA PRECARI SCUOLA



IL TRIBUNALE DI TORINO RICONOSCE IL DIRITTO DEI PRECARI ALL’INDENNITÀ PER FERIE NON FRUITE NELL’ANNO SCOLASTICO 2012/2013!!
On: 27 febbraio 2016,
Con ben 6 sentenze nel medesimo giorno (giudice dott. Nigra) è stato dichiarato che la Legge n. 228 del 2012 si applica solo da settembre 2013, come confermato anche dalla Corte d’appello dell’Aquila, mentre per ora in senso contrario si è espressa la Corte d’appello di Torino.
I COBAS SCUOLA RILANCIANO
tutte le vertenze già in corso contro la c.d. “Buona Scuola” renziana:
  • Recupero scatti d’anzianità per docenti, ATA, precari e di ruolo!!
  • Risarcimento danni per superamento dei 36 mesi di servizio a tempo determinato!!
  • Recupero della decurtazione degli anni di pre-ruolo a seguito della ricostruzione di carriera (docenti immessi in ruolo)!!
  • Recupero ferie 2012/2013!!!

28 febbraio - NO HOT SPOT: oggi a Taranto



comunicato stampa

una quarantina di rappresentanti di migranti degli alberghi Bel Sit-Roxana, rappresentanti dei lavoratori, precari, disoccupati dello Slai Cobas e di associazioni solidali hanno partecipato al presidio assemblea in piazza Fontana, per dire no all’Hotspot che si sta istituendo a Taranto, per rivendicare il diritto di asilo per tutti i migranti attualmente negli alberghi Bel Sit-Roxana, per affermare la necessità che la città si mobiliti e discuta sulle scelte nefaste del governo e supinamente accettate dal sindaco di Taranto, senza nessuna discussione neanche nel consiglio comunale e senza ascoltare cosa pensano i cittadini.
I diversi esponenti presenti sono intervenuti e hanno proposto di continuare informazione  e mobilitazione nei prossimi giorni e settimane, una squadra ha volantinato il centro città e posto uno striscione nei pressi del futuro Hot Spot ove è in funzione il cantiere a porto varco nord.
Nei prossimi giorni saranno indicate le nuove iniziative in preparazione

Taranto non vuole l'HOT SPOT al PORTO
Taranto NON deve essere la discarica delle politiche del GOVERNO in materia di respingimento dei migranti e restringimento e del diritto di asilo
TARANTO E' UNA CITTA SOLIDALE ACCOGLIENTE E NON UNA CITTA DI GUERRA 

28 febbraio - FCA Melfi: si sgonfia il modello "happy/felice" di Marchionne



DA today.it del 18 febbraio


“A Melfi nessuno è più happy”
„Vi ricordate il video girato alla Fiat-Sata S.Nicola di Melfi? C’erano gli operai felici dentro lo stabilimento che cantavano e ballavano una hit del momento “Happy” (felice ndr).
Oggi però sembra proprio che nessuno si senta più “happy” e quelle immagini sanno di operazione di marketing. Gli operai hanno infatti denunciato a Basilicata24 i ritmi serrati a cui sono costretti a lavorare: “Come un treno ad alta velocità che non conosce fermate”. Il paragone è azzeccato visto che da dentro lo stabilimento dicono che la velocità della linea è aumentata e stare al passo è diventato sempre più difficile: “Solo il tempo di montare una vite o un bullone e girarmi e mi trovo fuori postazione” dicono i lavoratori. Si lavora a ritmo serrato, sette giorni su sette e in un solo turno si producono oltre 500 auto. Stanchi e stremati gli operai si sono sfogati: “Ci stanno schiattando il fegato – dice un lavoratore – l’altro giorno sentivo un team leader parlare al telefono con un suo collega dicendo che qui si va troppo di corsa, gli operai non ce la fanno”. Qualche giorno fa, gli operai hanno votato per eleggere i rappresentanti sindacali in azienda e in testa c’è la Uilm. Intanto titoli Fca (Fiat Chrisler Automobiles) volano in borsa.“


28 febbraio - Vicenza: licenziamenti razzisti e in particolare contro le lavoratrici. Una ragione in più per lo sciopero dell'8 Marzo


IPAB LICENZIA TUTTE LE OPERATRICI DI PELLE NERA

Ecco cosa succede nella nostra regione, senza dimenticare quello che succede nel resto del paese:
Prix: dipendenti dei negozi scioperano, sanzionati con giorni di sospensione.
Prix: revoca l’appalto e licenzia tutti i facchini.
Nek Monselice: licenziate tutte le lavoratrici che hanno lottato e occupato il cantiere.
Unicomm Dueville: si minaccia di chiamare le squadracce per menare gli scioperanti.
Officine meccaniche Carraro: licenziato un delegato sindacale.
BG Battistella di Rossano veneto: assunti solo vicentini e trevisani. I motivi? i lavoratori di altre province, regioni o gli immigrati non garantiscono di restare in azienda il tempo per imparare il mestiere.
Ad un attacco cosi’ vasto si deve rispondere con una risposta vasta:
TOCCA UNO TOCCA TUTTI
RISPETTO, DIRITTI!
SCHIAVI MAI !
VENERDÌ 4 MARZO ORE 9.00
IN OCCASIONE DEL PROCESSO CONTRO IPARK
MANIFESTAZIONE UNITARIA
Contro le discriminazioni razziali, di genere, sindacali.
Per la dignità, il ritiro dei licenziamenti e delle sanzioni
Concentramento: San Camillo via Formenton – Vicenza
USB ha dichiarato per il 4 marzo sciopero generale regionale di tutte le categorie pubbliche e private per partecipare alla manifestazione e al processo.
Unione Sindacale di Base Federazione regionale Veneto