Cancelli chiusi alla Bosch di Modugno (Ba) per lo sciopero di 8 ore
proclamato dal
coordinamento Rsu Fiom il 4 aprile contro la riforma del mercato del lavoro
e
l'abolizione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori......
Al cambio turno delle 14.00 nessun operaio entra e nessun operaio esce. I
piazzali
solitamente pieni delle auto degli operai sono vuoti, deserti. Ai cancelli
solo
alcuni operai e rappresentanti sindacali sono di guardia.
Tutto fila liscio, nessuno chiede di entrare. Non ci sono crumiri, allo
sciopero
partecipano il 100% degli operai.
In alto garriscono al vento le bandiere della Fiom, della Uilm e della Fim.
Allo
sciopero hanno aderito anche gli iscritti alla Uilm e alla Fim.
Ora Bonanni farà espellere i delegati Fim-Cisl che hanno scioperato con la
Fiom, così
come ha fatto alla Magneti Marelli di Modugno e come ha dato ordine di fare
a tutte
le strutture Fim Cisl? E Angeletti farà altrettanto?
Gli operai imparano nella lotta a prendere la direzione giusta per i propri
interessi
di classe!
Alla Bosch lo sciopero unitario non è andato giù. Così, proprio per
compensare la
giornata lavorativa andata persa ieri, la dirigenza ha richiamato in
servizio i
dipendenti che non erano di turno, in virtù del ricorso ai contratti di
solidarietà
(cds) e quindi alla riduzione dell'orario di lavoro. Per rispondere a quello
che le
rappresentanze sindacali hanno definito "una condotta nettamente
antisindacale", i
metalmeccanici sono rimasti ancora una volta fuori dai cancelli,
raccogliendo
l'adesione totale da parte dei colleghi. "Hanno deciso di revocare i cds in
maniera
unilaterale per compensare allo sciopero - dicono gli operai fuori dai
cancelli -
senza convocare le Rsa e creando ancora problemi. Non possono utilizzare una
giornata
di cds per recuperare le otto ore di ieri. Dovevamo rispondere con un altro
blocco di
otto ore e rimarremo qui fino a stanotte. Oggi la fabbrica sarebbe dovuta
restare
ferma secondo i contratti di solidarietà. E pure domani". Anche oggi le
sigle
confederali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno mobilitato la protesta in
maniera
unitaria.
Gli operai Bosch sono in regime di "solidarietà" da febbraio dell'anno
scorso. È dal
2008 che l'azienda è ricorsa anche alla cassa integrazione, ordinaria prima
e
straordinaria poi.
SALUTI OPERAI DALLA PUGLIA
da operai contro
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