Lavoratori e lavoratrici, cittadine e cittadini, il problema della casa nonè una questione
secondaria !
rivendichiamo eguaglianza di diritto e di sostegno sociale per tutti i
disoccupati e i - le
lavoratori e lavoratrici.
FESTA DELLA REPUBBLICA ! DISPERAZIONE PER MOLTI
Per noi non c'è differenza di diritto secondo al "comodo" dei benestanti,
per cui quando si
è in tempo di crescita economica c'è il diritto, mentre quando c'è la crisi
si diventa
all'improvviso razzisti. Chi è arrivato in Italia per lavorare e cercare.......
onestamente di
costruirsi una famiglia, e che in 20 anni non ha mai compiuto reati, oggi
viene costretto ad
occupare una casa sfitta per non finire per le strade a mendicare finendo
per perdere
dignità e famiglia. Stiamo parlando di alcuni gravissimi casi, esemplari
perché riportano
agli effettivi termini della questione della casa e del sostegno ai
disoccupati.
Infatti molti cittadini italiani disoccupati in questo momento riescono a
"salvarsi" perché
hanno la prima casa di proprietà. Ed ecco il governo a colpire pure loro con
l'IMU.
Ma ci sono moltissimi operai che non hanno ancora avuto la cittadinanza, i
quali
subiscono anche il ricatto della casa. Anche se non sono "cittadini"
formalmente per le
leggi vigenti, o non lo sono ancora, lo sono però nei fatti. Su di loro la
crisi è micidiale,
l'alternativa non c'è. In queste condizioni, il sostegno sociale è
fondamentale. E ci sono
molte case sfitte, molte delle quali sono case pubbliche, ma al contempo i
potenti stanno
cercando di dissolvere gli enti delle case popolari, poi trasformati in Ater
e simili. Chi ci
guadagna ? Solo i costruttori e le immobiliari, le banche ed i finanzieri.
SOLIDARIETA' A CHI LOTTA PER IL DIRITTO ALLA CASA
Bashir, operaio della Sirma, disoccupato dal 2009, con moglie e 2 figli
piccoli
Mustapha, operaio delle cooperative di assemblaggio della GGP a Noale,
quindi operaio
negli appalti in Fincantieri, disoccupato dal 2010, residente a Mira, con
moglie e 3 figlie
piccole. Ad entrambi i nuclei familiari, il Comune con sindaco Carpinetti ha
speso per
ospitalità ma si è sempre tassativamente rifiutato di assegnare un alloggio.
Siamo qui oggi per esprimere solidarietà con i lavoratori disoccupati
senza - casa e in
particolare con Bashir operaio della Sirma da tempo senza lavoro che con la
sua famiglia
ha occupato una casa sfitta dell'Ater essendosi trovato in data 31-05-2012
senza più un
sostegno abitativo da parte del Comune di Mira.
Da quello che abbiamo ricostruito dei fatti di giovedì 31 maggio:
1) l'arrivo dei carabinieri a Dolo a sgombrare dalla "casa del colore" la
famiglia di Bashir, l
Comune di Mira spendeva soldi per accoglienza ma non dava le case popolari,
vuote e
pronte per essere vendute, ai disoccupati, che costano molto meno. Scaduto
il
"programma", ecco la cacciata del 31 maggio.
2) l'occupazione del comune a Mira da parte di Bashir e di Mustapha, il cui
sfratto con la
sua famiglia è previsto per il 25 giugno
3) il sindaco di Mira, del "movimento 5 stelle", Alvise Maniero, che declina
ogni
responsabilità e afferma di non poter fare nulla
4) la occupazione di una casa Ater sfitta a Mira da parte di Bashir e
famiglia
Da tutto questo emerge il silenzio del razzismo "moderno": se ne devono
andare ! Con la
stessa logica, molti italiani si suicidano o diventano barboni. E' questa
civiltà ?
Noi siamo lavoratori, lavoratrici, spesso disoccupati. Le case popolari
devono esistere.
Per ogni casa Ater che viene venduta altre 2 devono essere assegnate. A noi
non interessa
proprio nulla dei "prezzi di mercato delle case", anzi, riteniamo gli
affitti di oggi un furto
di massa legalizzato ai danni dei più poveri.
IL SINDACO DEVE AIUTARE QUESTE FAMIGLIE, QUESTI LAVORATORI DISOCCUPATI.
La casa è un diritto !
Slai Cobas per il Sindacato di Classe
f.i.p. via Pascoli, 5 - Mira Ve
SEDE LEGALE E NAZIONALE TARANTO VIA LIVIO ANDRONICO, 47 tel 099/4792086 347/5301704 slaicobasta@gmail.com
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