Dopo il presidio e l'incontro negativo all'assindustria oggi dalle ore
6 nuovo presidio alla Effer (via per Massafra, girare al bivio 'Accettura
Grande' e dopo 100 metri sulla sinistra c'è lo stabilimento)
La Effer vuole continuare almeno fino a tutto il 2012 a portare avanti una
cassaintegrazione apertamente discriminatoria, non attuando la rotazione,
mantenendo da dicembre 2011 una quindicina di operai sempre in cigs.
A richiesta, nessuna motivazione tecnica, organizzativa e produttiva è stato
fornita di questo illegale venir meno all'accordo e alla stessa normativa
sulla cigs......
Inoltre la cigs viene mantenuta pur in presenza di contemporanea
esternalizzazione della stessa attività ad un'altra ditta, la
CMM di Mazza Alessandro, e di subappalto di parte dei lavori alla Sertur,
operante all'interno della stessa Effer.
Fim, Fiom, Ulm continuano ad avallare questo comportamento illegale e
discriminatorio verso gli operai.
La denuncia fatta all'Inps e all'Ispettorato del Lavoro
ha già visto un sopralluogo dell'Inps, che deve andare a fondo!
GLI OPERAI SOSPESI DEVONO RIENTRARE SUBITO!
Slai cobas per il sindacato di classe - 3475301704
Per COBAS EFFER 3389086969
Per Slai cobas per il sindacato di classe sett. Metalmeccanico - Semeraro
Lorenzo 3290719527
Subject: effer una lotta riuscita che non si ferma
Inviamo agli organi di informazione ULTIME NOTIZIE
Il blocco davanti ai cancelli della Effer organizzato dallo Slai cobas per
il sindacato di classe, da stamattina alle 6,30 è durato compatto fino alle
12.
Tutti gli operai, l'80% in produzione, si sono fermati e non sono andati a
lavorare.
Questa mattina vi è stata una grande dimostrazione di unità e di solidarietà
tra operai. Questa non era affatto scontata sia in generale, sia per
l'azione in questi mesi di azienda, capi e OO.SS di dividere gli operai,
fare opera di discriminazione sulla cassintegrazione, contrapporre operai a
operai.
Ma le richieste legittime del cobas effer e la pratica unitaria e da
effettivo sindacato di classe ha permesso un'unità importante.
Anche quando a metà mattinata è venuta la polizia e ha aperto i cancelli,
sono tre/quattro lavoratori sono entrati, tutti gli altri sono rimasti,
nonostante le minacce dell'azienda di considerarli in "assenza
ingiustificata".
Durante la lunga mattinata si sono tenuti vari momenti di assemblea con gli
operai. Anche delegati Rsu, alcuni dei quali, in critica con le loro
segreterie, hanno detto di voler sostenere la battaglia del cobas effer.
"Se colpiscono i diritti di alcuni operai, prima o poi l'azienda colpisce i
diritti di tutti"
"dobbiamo impedire una pratica di uso illegittimo e discriminatorio della
cassintegrazione, perchè lascia completamente nelle mani dell'azienda e
segreterie sindacali decisioni sulla testa degli operai"
"E' interesse di tutti gli operai impedire che sia l'azienda a decidere
quali devono essere le rappresentanze sindacali degli operai, perchè in
questo modo siamo al sindacato di comodo; invece devono essere gli operai a
scegliere come organizzarsi"
"a fronte di sindacati che ora firmano solo accordi di cassintegrazioni,
riduzioni di salario, lo Slai cobas "firma accordi" per nuovi posti di
lavoro (come l'ultimo esempio del lavoro di una parte dei disoccupati
organizzati)".
Queste sono state alcune delle tante cose di cui si è parlato nelle
assemblea durante la fermata.
Lo Slai cobas ha mandato un nuovo comunicato alla Effer per chiedere, al
fine di evitare nuove iniziative di lotta, un incontro subito e il rientro
immediato al lavoro degli operai tenuti illegalmente da mesi in cigs.
Per COBAS EFFER 3389086969
Per Slai cobas per il sindacato di classe sett. Metalmeccanico - Semeraro
Lorenzo 3290719527
Inviamo agli organi di informazione ULTIME NOTIZIE
Il blocco davanti ai cancelli della Effer organizzato dallo Slai cobas per
il sindacato di classe, da stamattina alle 6,30 è durato compatto fino alle
12.
Tutti gli operai, l'80% in produzione, si sono fermati e non sono andati a
lavorare.
Questa mattina vi è stata una grande dimostrazione di unità e di solidarietà
tra operai. Questa non era affatto scontata sia in generale, sia per
l'azione in questi mesi di azienda, capi e OO.SS di dividere gli operai,
fare opera di discriminazione sulla cassintegrazione, contrapporre operai a
operai.
Ma le richieste legittime del cobas effer e la pratica unitaria e da
effettivo sindacato di classe ha permesso un'unità importante.
Anche quando a metà mattinata è venuta la polizia e ha aperto i cancelli,
sono tre/quattro lavoratori sono entrati, tutti gli altri sono rimasti,
nonostante le minacce dell'azienda di considerarli in "assenza
ingiustificata".
Durante la lunga mattinata si sono tenuti vari momenti di assemblea con gli
operai. Anche delegati Rsu, alcuni dei quali, in critica con le loro
segreterie, hanno detto di voler sostenere la battaglia del cobas effer.
"Se colpiscono i diritti di alcuni operai, prima o poi l'azienda colpisce i
diritti di tutti"
"dobbiamo impedire una pratica di uso illegittimo e discriminatorio della
cassintegrazione, perchè lascia completamente nelle mani dell'azienda e
segreterie sindacali decisioni sulla testa degli operai"
"E' interesse di tutti gli operai impedire che sia l'azienda a decidere
quali devono essere le rappresentanze sindacali degli operai, perchè in
questo modo siamo al sindacato di comodo; invece devono essere gli operai a
scegliere come organizzarsi"
"a fronte di sindacati che ora firmano solo accordi di cassintegrazioni,
riduzioni di salario, lo Slai cobas "firma accordi" per nuovi posti di
lavoro (come l'ultimo esempio del lavoro di una parte dei disoccupati
organizzati)".
Queste sono state alcune delle tante cose di cui si è parlato nelle
assemblea durante la fermata.
Lo Slai cobas ha mandato un nuovo comunicato alla Effer per chiedere, al
fine di evitare nuove iniziative di lotta, un incontro subito e il rientro
immediato al lavoro degli operai tenuti illegalmente da mesi in cigs.
Per COBAS EFFER 3389086969
Per Slai cobas per il sindacato di classe sett. Metalmeccanico - Semeraro
Lorenzo 3290719527
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