le valutazioni della CUB
CUB: L'accordo sulla produttività e la competitività sottoscritto il 21
novembre 2012 da padroni, governo cisl, uil e ugl aumenta lo sfruttamento,
riduce il salario e prevede deroghe in peggio al contratto
nazionale.01-12-2012
L'accordo sulla produttività e la competitività sottoscritto il 21 novembre
2012 da padroni, governo cisl, uil e ugl aumenta lo sfruttamento, riduce il
salario e prevede deroghe in peggio al contratto nazionale.
Bankster, governo, capitale e sindacati complici ci riducono in miseria.
L'accordo sulla produttività è in continuità con il famigerato protocollo
sottoscritto dalle "parti sociali" il 23 luglio 1993 e con gli accordi
successivi.
Tutto il quadro dell'accordo maschera la contrazione del salario (sia il
diretto che l'indiretto) e l'aumento dello sfruttamento della manodopera in
nome della produttività e della competitività.
Dopo 3 decenni dovrebbe essere chiaro anche ai sassi che produttività e
competitività non dipendono da bassi salari e sfruttamento.
Per aumentare la produttività per ora lavorata serve cambiare produzione,
mettere nuovi macchinari, fare innovazione, fare ricerca con la prospettiva
di favorire il cambiamento strutturale di questo sistema che così com'e' non
regge.
La produttività e' bassa perché le ore lavorate per occupato in Italia sono
le più alte al mondo. Si lavorano molte ore in più rispetto ai lavoratori
tedeschi o francesi.
La produttività oraria e' molto bassa per il nanismo delle imprese, perché i
macchinari sono obsoleti e/o perché sono in settori a basso contenuto
tecnologico meno produttivi rispetto ai competitori.
Il tasso di occupazione da noi e' estremamente basso. In sintesi: pochi
lavoratori, che lavorano molto, in settori che danno scarsi risultati.
Nello specifico l'accordo:
Salario. Le rivendicazioni salariali dovranno essere compatibili con le
tendenze generali dell'economia, del mercato del lavoro, della concorrenza
internazionale e con l'obiettivo di aumentare la produttività e la
redditività d'impresa.
E' prevista una riduzione del ruolo del contratto nazionale a favore della
contrattazione di secondo livello, con conseguente riduzione delle tutele e
protezione del lavoro dovuta alla ridotta estensione della contrattazione
decentrata.
Una quota della retribuzione fissata col contratto nazionale, sarà
trasformata in retribuzione incerta perché variabile e definita in un
secondo momento a livello aziendale. Su questa parte di salario è
genericamente prevista una defiscalizzazione.
Demansionamento. La contrattazione aziendale potrà derogare alle norme
esistenti, (contratto nazionale, codice civile art.2103 e Statuto dei
Lavoratori), che attualmente impediscono azioni di demansionamento del
lavoratore, sia in termini di utilizzo del personale, che di retribuzione.
Privacy. Si prevede la possibilità di derogare, in sede contrattuale, a
quelle norme di legge che attualmente impediscono alle azienda l'utilizzo di
tecnologie atte a controllare i lavoratori durante l'attività lavorativa
(videocamere ecc. ecc.).
Patto generazionale. L'accordo prevede di "favorire" lavoratori anziani nel
passaggio dal lavoro alla pensione. L'obiettivo dichiarato è quello del loro
passaggio a part time e assumere lavoratori giovani (a tempo determinato)
con un più basso costo per l'impresa.
Rappresentanza sindacale. La misurazione della rappresentatività nel settore
privato avverrà con i criteri vigenti nel pubblico e cioè sono
rappresentative le organizzazioni che superino almeno la media del 5% tra
deleghe sindacali e voti ottenuti nelle elezioni delle rappresentanze
unitarie. Il tutto è però rimandato a successivi incontri, da effettuarsi
entro il 31 dicembre 2012.
uesto è stato concordato tra fim, uilm, fismic e Federmeccanica per il
rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.
Non ci chiediamo certo chi ha avuto niente niente e chi ha avuto tutto
tutto: è sufficiente dare uno sguardo a quanto pattuito per avere una
risposta inequivocabile:
Salario: Gli aumenti previsti - 130 euro lordi pari a 78 netti per il quinto
livello, in tre rate, l'ultima nel 2015 - sono una miseria pari a un aumento
medio annuo del 1,3%, moltissimo al disotto del recupero della perdita
subita e attesa del potere d'acquisto dei salari. Inoltre le quantità e le
date di erogazione del salario non sono garantite. Quest'anno in Germania
hanno rinnovato il contratto annuale con un aumento delle retribuzioni del
4,3%.
Orario: Aumenta l'orario di lavoro con il raddoppio dello straordinario
obbligatorio, il pagamento di 3 giornate di Par all'anno e l'aumento delle
ore di flessibilità.
Malattia: Si penalizzano le malattie brevi. Categorie: E' previsto un blocco
al passaggio di livello.
MetaSalute: Aumenta la contribuzione al fondo sanitario MetaSalute dando un
concreto sostegno alle tesi di Monti e bancarottieri che vogliono abolire il
diritto universale alla cura e alla tutela della salute per sostituirlo con
fondi privati.
Quota contratto: Le aziende comunicheranno dal 1° marzo al 31 marzo 2013 che
FIM e UILM chiedono ai lavoratori non iscritti al sindacato una quota
associativa straordinaria di 32 ? .
SEDE LEGALE E NAZIONALE TARANTO VIA LIVIO ANDRONICO, 47 tel 099/4792086 347/5301704 slaicobasta@gmail.com
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