Termini, protesta degli ex Fiat
bloccata la sfilata del Carnevale
I lavoratori dell'indotto hanno occupato il capannone dove sono custoditi i carri allegorici, impedendo la loro uscita. In piazza sfilano solo i gruppi appiedati in maschera. Da gennaio sono finiti gli ammortizzatori sociali. Il sindaco Burrafato: "Ci scusiamo con i visitatori e anche con la nostra comunità che deve sopportare la lotta di questi lavoratori". Mastrosimone della Fiom: la responsabilità è del sindaco che non ha mantenuto gli impegni
"Se oggi ci sono stati dei problemi per il Carnevale di Termini Imerese il vero responsabile è il sindaco Burrafato. Dà la colpa ai lavoratori quando è lui che si era impegnato a sbloccare la cassa integrazione in deroga per gli operai dell'indotto Fiat, senza salario e senza ammortizzatori dal primo gennaio e da quattro anni in attesa di una soluzione per il rilancio dell'area industriale".
E' quanto ha dichiarato il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, che replica al sindaco di Termini Imerese in merito ai blocchi operai che hanno impedito l'uscita dei carri allegorici per la tradizionale sfilata del Carnevale.
"Invece di accusare i lavoratori - aggiunge Mastrosimone - il sindaco Burrafato si passi una mano sulla coscienza, lui assieme al presidente della Regione aveva promesso di sbloccare i fondi, e non è successo nulla. Si preoccupa dell'evento e non dei lavoratori, probabilmente perchè è già proiettato verso le prossime elezioni amministrative". Mastrosimone avverte che "i lavoratori sono stanchi di sentire annunci e continueranno a protestare nei confronti di chi si è impegnato a trovare soluzioni e non mantiene le promesse".
Questa mattina gli ex lavoratori dell'indotto Fiat di Termini Imerese hanno bloccato la tradizionale sfilata dei carri allegorici nella cittadina industriale dove si svolge il più antico Carnevale di Sicilia. Il programma della manifestazione è stato costretto a subire cambiamenti. A sfilare a piazza Duomo solo i gruppi appiedati in maschera e le tradizionali maschere del Carnevale piu' antico di Sicilia, u Nannu ca' Nanna.
Nei giorni scorsi gli operai avevano minacciato di bloccare le tradizionali sfilate dei carri in cartapesta, realizzati dai maestri artigiani della Citta'. I circa 350 lavoratori dell'indotto Fiat sollecitano il pagamento della cassa integrazione in deroga che è vincolato alla definizione di un accordo quadro regionale.
"Una vertenza cosi' lunga e difficile - ha detto Toto' Burrafato, sindaco di Termini Imerese - può portare ad un'iniziativa di tale portata che purtroppo ha compromesso uno dei momenti centrali del nostro Carnevale. Siamo stati costretti ad un cambio radicale del programma della rassegna e di cio' ci scusiamo in primo luogo con i tanti visitatori che avevano premiato la nostra volonta' di non rinunciare al Carnevale in un momento di crisi e in secondo luogo con la nostra comunita' che, suo malgrado, e' costretta a sopportare le iniziative di lotta di questi lavoratori".
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