lo slai cobas per il sindacato di classe esprime la sua solidarietà
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Siamo stati ora avvisati che ci sono altri 2 compagni di Cremona e di Crema
anch'essi destinatari del medesimo provvedimento restrittivo e, proprio in
questo momento, una ventina di lavoratori Ikea, insieme ad Aldo e Arafat,
sono in caserma per una verifica delle presunte violenze ai picchetti dei
mesi scorsi.
Ovviamente anche agli altri 2 compagni va la nostra massima solidarietà
militante con l'impegno del massimo sforzo per la riuscita delle prossime
iniziative di lotta
Solidarietà ad Aldo Milani coordinatore nazionale SiCobas
ci arriva notizia che al compagno Aldo sia stato notificato un provvedimento
restrittivo con la proibizione di entrare nel territorio piacentino per i
prossimi 3 anni.
A pochi giorni dallo sciopero dell'intero settore della logistica proclamato
in occasione delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo
nazionale di lavoro di categoria, passaggio fondamentale per sostenere una
piattaforma rivendicatica elaborata e discussa in numerose assemblee
autorganizzate dai protagonisti delle lotte e dal sindacato di riferimento,
la magistratura e le forze dell'ordine intendono colpire uno dei compagni
protagonisti di un ciclo di lotte sempre più in espansione.
Aldo è infatti accusato di aver sostenuto, con determinazione e continuità,
il processo di autorganizzazione tra i lavoratori delle cooperative che ha
portato alle ultime lotte in questo settore tra cui forse la più nota:
l'Ikea di Piacenza.
In un momento in cui i problemi in Italia sembrano essere i costi della
"politica" e la corruzione della casta dando vita ad una forma di generica
protesta interclassista, chi invece si muove sul terreno primario dello
scontro sulle condizioni di precarietà e di sfruttamento, viene colpito con
misure repressive volte a bloccare le lotte e fermare questa onda lunga di
conflitto nel campo della logistica che sta scoperchiando il buco nero dove
trovano commistione gli interessi economici e politici dei grandi gestori
dei consorzi delle cooperative e quelli concertativi oltre che economici dei
sindacati confederali.
Riteniamo questo atto molto grave e ancor di più perchè colpisce in maniera
perversa il diritto all'autorganizzazione sindacale all'interno dei luoghi
di lavoro e perchè inserito in una logica scientificamente repressiva contro
questo settore di lotta che sta riuscendo a coniugare una battaglia
economico sindacale con una prospettiva di trasformazione della società
raccogliendo ampi consensi in termini di solidarietà militante.
Inoltre il 29 marzo Aldo sarà insieme a dei nostri compagni sul banco degli
imputati per la prima lotta di Origgio nel 2008 che ha messo in moto questo
percorso di lotte. Ma il nemico di classe sia certo che la lotta di classe
non si ferma e nessuno cadrà nelle loro provocazioni!
Lo sciopero della logistica del 22 di marzo si carica quindi anche di questi
contenuti che facciamo nostri rigettando la provocazione al mittente.
Solidarietà ad Aldo
La repressione non ferma le lotte
i compagni e le compagne del Csa Vittoria
milano 15.03.2013
SEDE LEGALE E NAZIONALE TARANTO VIA LIVIO ANDRONICO, 47 tel 099/4792086 347/5301704 slaicobasta@gmail.com
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