Gli operai bloccano il lungomare la protesta Om davanti alla RegioneTraffico paralizzato e alta tensione davanti alla sede della presidenza
della Regione sul lungomare di Bari. Centinaia di lavoratori della Om
Carrelli Elevatori, l'azienda di 230 dipendenti a rischio chiusura, si sono
radunati davanti alla sede della presidenza per protestare contro lo stallo
della vertenza che interessa il loro stabilimento.
Dopo circa un'ora di manifestazione una delegazione di sindacalisti è stata
ricevuta dall'assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli: "Abbiamo chiesto
alla Regione di fare fronte comune su questa battaglia - ha affermato il
segretario provinciale della Cgil Fiom, Saverio Gramegna
- sia rispetto alla Kion che rispetto alla Frazer Nash. Anche perché a
giugno scade la cassa integrazione per i 230 lavoratori dell'azienda. Non
accettiamo il ricatto della Kion di concedere la richiesta degli
ammortizzatori solo nel caso in cui i dipendenti consentano l'uscita dalla
fabbrica dei macchinari e dei carrelli restanti già completati del valore di
svariati milioni di euro".
Su questo aspetto l'assessore Caroli ha rassicurato sindacalisti e
dipendenti: "Mi preme ribadire la legittimità del presidio dei lavoratori Om
davanti ai cancelli della fabbrica. Perché questo rientra nelle loro
prerogative, visto che ci sono anche accordi per la reindustrializzazione
del sito che non vengono rispettati". Il riferimento è al tentativo fatto
nei giorni scorsi dalla proprietà dell'azienda di forzare il presidio
davanti alla sede della fabbrica nella zona industriale. Tentativo fallito
dopo un confronto tra lavoratori e forze dell'ordine presenti sul posto.
Il blocco del lungomare è stato rimosso solo al termine dell'incontro. Il
traffico nelle vie del centro è tornato alla normalità nelle prime ore del
pomeriggio. Eppure le avvisaglie della protesta c'erano tutte. La
manifestazione era stata organizzata da giorni. Su Facebook si susseguivano
gli incitamenti tra i lavoratori dell'Om Carrelli, esasperati da una
vertenza che dura ormai da due anni. Dal 2011 infatti lo stabilimento barese
è stato messo in vendita dalla multinazionale proprietaria, la tedesca Kion.
Numerosi i tentativi falliti di acquisizione da parte di altri soggetti
industriali. Anche l'ultima azienda, la Frazer Nash, che lo scorso febbraio
aveva firmato nella sede del ministero dello Sviluppo economico a Roma un
pre-accordo con la Kion per rilevare lo stabilimento, si è sfilata dalle
trattative un mese fa. Ieri le due aziende avrebbero dovuto incontrarsi
nuovamente a Roma. Ma il vertice è stato rinviato al 5 giugno. Un intoppo
che ha ulteriormente esasperato i 230 lavoratori baresi.
(29 maggio 2013)
_______________________________________________
Redditolavoro mailing list
Redditolavoro@lists.ecn.org
http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro
SEDE LEGALE E NAZIONALE TARANTO VIA LIVIO ANDRONICO, 47 tel 099/4792086 347/5301704 slaicobasta@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento