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domenica 6 ottobre 2013
Cig alla Fiat Sata
Dal 7 al 20 ottobre la Fiat fermerà la produzione nello stabilimento di
Melfi e metterà gli operai in cassa integrazione. La motivazione addotta
dalla direzione sono i lavori di ristrutturazione per adeguare le linee alla
produzione di due nuovi modelli (il Suv Jeep e la 500X). Circa cinquemila
lavoratori della fabbrica lucana saranno dunque collocati in cassa
integrazione. Occorre rammentare che sul futuro di Melfi pesa anche
l'annuncio della Fiat che ha richiesto per lo stabilimento la cassa
integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale anche dal prossimo
11 febbraio al 31 dicembre 2014. Un provvedimento che non dovrebbe
riguardare l'intera produzione, ma alternativamente, una delle due linee
presenti nello stabilimento. I sindacati Cisl e Uil, a fronte di questo
scenario mandano a dire "Basta con le letture politiche. A Melfi partono gli
investimenti per la 500X e per il piccolo Suv marchio Jeep, che danno
prospettive di lavoro" dice il segretario nazionale della Fim Cisl,
Ferdinando Uliano. Mentre la Uilm in una nota la butta sull'aumento dell'Iva
affermando che "Poiché il trasporto su gomma in Italia la fa da padrone, per
effetto degli aumenti delle spese di trasporto, aumenteranno anche tutti i
prezzi dei beni. L 'aumento dell'Iva che si applica anche ai carburanti,
attiverà un giro vizioso che farà aumentare ancora le merci, con l'effetto
di aver distrutto centinaia di migliaia di posti di lavoro e di togliere
speranza a chi è in cassa integrazione". Con dei sindacati così cosa può
temere la Fiat di Marchionne?
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