IL GIORNO, 19 marzo 2014
LA REAZIONE GLI OPERAI IN LOTTA DA 3 ANNI HANNO FESTEGGIATO INSIEME
«Giustizia è fatta: i poteri forti hanno perso»
— ARESE —
«QUESTA
VOLTA i poteri forti hanno perso. Giustizia al popolo». È un commento
liberatorio quello di Renato Parimbelli, ex operaio Innova Service di Arese,
delegato sindacale dello Slai Cobas, finito sul banco degli imputati con
l’accusa di violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale. L’assoluzione
di ieri pomeriggio è una nuova vittoria per chi da trentotto mesi sta lottando
per avere il posto di lavoro. Con lui sul banco degli imputati c’erano Corrado
Delle Donne e Vincenzo Lilliù, rappresentati del sindacato di base e il collega
Carmelo D’Arpa. In aula, ad ascoltare la requisitoria del Pm e degli avvocati,
c’erano tutti gli ex operai dell’Innova Service: «Siamo contentissimi, non
abbiamo commesso alcun reato, stavamo protestando contro il licenziamento –
dichiara Delle Donne -. Ora andremo avanti con la nostra battaglia fino a
quando gli operai licenziati ingiustamente non verranno reintegrati nell’area».
Subito dopo la lettura del dispositivo gli operai hanno fatto un’assemblea
davanti al Tribunale. Questa mattina decideranno le prossime iniziative di
lotta.
LA DENUNCIA era stata presentata dalle proprietà dell’area industriale e da alcune aziende che lavorano dove una volta c’erano i capannoni Fiat. Secondo l’accusa le aziende avevano subito danni economici a causa dei ripetuti blocchi dei camion organizzati dal sindacato e dagli operai per protestare contro il licenziamento. Nel fascicolo dell’inchiesta erano finiti anche alcuni tafferugli tra lavoratori e forze dell’ordine avvenuti durante lo sgombero della portineria. «Volevano fermare la nostra lotta, ma non ci sono riusciti», commentano.
Roberta Rampini
LA DENUNCIA era stata presentata dalle proprietà dell’area industriale e da alcune aziende che lavorano dove una volta c’erano i capannoni Fiat. Secondo l’accusa le aziende avevano subito danni economici a causa dei ripetuti blocchi dei camion organizzati dal sindacato e dagli operai per protestare contro il licenziamento. Nel fascicolo dell’inchiesta erano finiti anche alcuni tafferugli tra lavoratori e forze dell’ordine avvenuti durante lo sgombero della portineria. «Volevano fermare la nostra lotta, ma non ci sono riusciti», commentano.
Roberta Rampini
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