Bologna, sciopero lavoratori Coopservice; blocco e
rilancio!
Dopo le
prime iniziative di lotta e le assemblee che si sono susseguite in zona
universitaria, oggi forte momento di mobilitazione a Bologna, con lo
sciopero dei lavoratori dell'università legati ad appalti CoopService che si
sono organizzati in un presidio mattutino dei principali luoghi di via Zamboni
(facoltà e sale studio) con l'obiettivo di bloccarne l'accesso e far così
risaltare le condizioni schiavistiche che vengono vissute all'interno di
questi posti di lavoro.
Contratti di
appalto che portano i lavoratori ad essere pagati addirittura a livelli di 3-4
euro l'ora, salari inaccettabili a fronte dell'orario di lavoro effettivamente
compiuto. Il rettore dell'Università Dionigi è ovviamente complice di queste
politiche di sfruttamento, potendo intervenire nei bandi di appalto e invece
trincerandosi dietro le solite scatole cinesi che rimpallano le responsabilità
tra sindacati e cooperative. Di fronte alle richieste dei manifestanti, che
hanno verso le 11 lasciato i blocchi per porre la questione in Rettorato,
Dionigi ha preferito non incontrare studenti e lavoratori, di fatto ancora una
volta cercando di sfilarsi da ogni responsabilità politica sulla vicenda. Ma le
lotte contro la precarietà e lo sfruttamento, che vedranno una importante data
di mobilitazione nazionale nel 12 aprile romano a venire contro Renzi, Poletti
e JobsAct, continuano e già domani dalle 7,30 si ritorna a bloccare in via
Zamboni.
Di seguito
il comunicato dell'assemblea studenti-lavoratori-precari su oggi:
UNITI NELLA
LOTTA, SCIOPERO AD OLTRANZA!
La prima importante giornata di mobilitazione sul tema
dello sfruttamento dei lavoratori all'interno dell'Università di Bologna, ha
visto oggi il blocco simultaneo di Palazzo Paleotti (n.25) e dei civici
32-34-36-38, nonché del complesso di via Belmeloro 24 e delle aule di via
Centotrecento e via Filippo Re. Allo sciopero ha aderito il 90% del personale
CoopService delle strutture sopracitate. In particolare il personale delle
portinerie, delle aule, dei laboratori informatici, vittima dell'applicazione
del vergognoso contratto Vigilanza-Servizi Fiduciari e contro la paventata
estensione della sua applicazione a tutti gli altri appalti CoopService
dell'UniBo.
Dopo diverse ore di picchetto i lavoratori, insieme a
studenti e precari solidali, si sono diretti nuovamente verso il Rettorato, per
mettere il Rettore Dionigi di fronte alle proprie responsabilità. Il Rettore,
tanto per cambiare, non ha avuto né il coraggio né la volontà politica di
affrontare i manifestanti vis-à-vis, ponendo addirittura delle condizioni per
ascoltarli: esclusione degli studenti e della stampa dal confronto, nonchè
rimozione dei materiali informativi sulla protesta, da lui definiti sigilli. Nonostante
il goffo tentativo del Rettore di dividere i dimostranti in categorie
escludenti l'un l'altra, queste condizioni sono state rifiutate immediatamente
dal presidio, a quel punto consapevole del ripetersi dell'abituale
scaricabarile di Dionigi e della mancanza di proposte reali, esaustive e
risolutorie per questa vergognosa situazione.
Per queste ragioni, il presidio ha invece risposto
rilanciando con la convocazione di un nuovo giorno di mobilitazione, dandosi appuntamento
per domani mattina alle ore 7,30 per continuare la protesta.
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