Alla
RVP/Patrini, così come in tutte le logistiche, la strada da percorrere è quella
di dare continuità a quanto messo in campo il 5 maggio alla Prefettura, ovvero
unire le singole vertenze, che da sole non vanno da nessuna parte, andando ad
assediare i Palazzi dove si decide della sorte dei lavoratori che sono quelli
dei padroni/committenti e delle loro associazioni (le cooperative di fatto sono
il paravento e meri esecutori) – le sedi dei sindacati confederali, Cgil in
testa, che non sono OS ma rappresentanti dei padroni – le sedi del governo
(come la Prefettura) a cui far pesare la loro copertura dell’illegalità
padronale.
Se qualche lavoratore pensa che aspettando l’assemblea dei soci del 27 possa mantenere il lavoro non comprende che se effettivamente lo dovesse mantenere il prezzo da pagare è molto alto (rinuncia al sindacato che lo tutela; condizioni di lavoro peggiorative e al momento opportuno essere buttato fuori per aver osato alzare la testa). Allo stesso modo se i lavoratori pensano che coi soli ricorsi legali si possa ottenere giustizia e diritti è legittimato a farlo ma si sbaglia e questa non è la linea dello Slai cobas sc.
Se qualche lavoratore pensa che aspettando l’assemblea dei soci del 27 possa mantenere il lavoro non comprende che se effettivamente lo dovesse mantenere il prezzo da pagare è molto alto (rinuncia al sindacato che lo tutela; condizioni di lavoro peggiorative e al momento opportuno essere buttato fuori per aver osato alzare la testa). Allo stesso modo se i lavoratori pensano che coi soli ricorsi legali si possa ottenere giustizia e diritti è legittimato a farlo ma si sbaglia e questa non è la linea dello Slai cobas sc.
La Prefettura dovrebbe essere usata con una mobilitazione tipo "tenda" sul discorso emergenza sistema schiavista della logistica e criminalizzazione che prosegue all'Ikea con l'obbiettivo di arrestare le lotte e buttare fuori i cobas.
Quindi oltre le giornate di sostegno, serve unire le lotte e rilanciare a breve uno sciopero territoriale dei facchini.
RIPORTIAMO L'APPELLO DELLO SLAI COBAS per il sindacato di classe BERGAMO/MILANO
SE TOCCANO UNO,
TOCCANO TUTTI
SE PERDIAMO, PERDIAMO
TUTTI
SE VINCIAMO, VINCIAMO
TUTTI
Su queste parole d’ordine gli operai delle logistiche di Bergamo/Milano, a
partire dalla lotta degli operai delle logistiche di Vignate e Capriate, in lotta
da mesi per difendere il posto di lavoro, si sono uniti in coordinamento e in
un’unica lotta contro licenziamenti, trasferimenti punitivi, attacco ai
diritti, condizioni di lavoro disumane fino a 14 ore al giorno, ricatti verso i
lavoratori per dividerli e impedirne la lotta, repressione verso i lavoratori
iscritti allo slai cobas sc, tentativi di non riconoscere questo sindacato
perchè è il sindacato in cui i lavoratori contano e decidono; e di aprire una
battaglia comune contro lo strapotere e l'illegalità del sistema delle
cooperative.
Questo coordinamento vede già in corso iniziative di mobilitazione
comune
tra gli operai di Vignate e Capriate e gli operai della ND di Trezzo, RVP
di Opera e SMA/Simply, con la consapevolezza che l’unità nella lotta è
necessaria per vincere sia nelle singole vertenze, sia contro la politica
generale in tutto il settore della logistica di cambi di appalti, subappalti,
in modo da garantire un trattamento uniforme e la difesa dei diritti e
organizzazione sindacale.
LO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE BERGAMO/MILANO E' IMPEGNATO IN UNA
CAMPAGNA DI SOLIDARIETA’ CON GLI OPERAI DELLA LOGISTICA IN LOTTA E CHIAMA TUTTI
A SOSTENERNE LA LOTTA, A FORMARE COMITATI DI SOSTEGNO.
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE BERGAMO/MILANO
per info/com:
sindacatodiclasse@gmail.com
BG. 3355244902
MI. 3387211377
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