Una nuova denuncia è arrivata in questi giorni a Taranto alla coordinatrice
dello Slai cobas, Margherita Calderazzi, e a uno dei rappresentanti dei
Disoccupati Organizzati, Massimo già arrestato per la protesta del 22
maggio.
Ancora, mentre nessuno risposta viene data dal Comune e dalle Istituzioni
sull'emergenza lavoro, si cerca di attaccare pesantemente coloro che
organizzano e lottano per il diritto al lavoro, al salario, alla dignità.
In questo sistema sociale al servizio dei padroni, fatto di partiti
borghesi e politicanti, rappresentanti istituzionali che pensano solo ai loro
interessi e al loro squallido potere, lottare per il diritto al lavoro è un
reato!
Di quali "grandi crimini" sono accusati?
Di aver manifestato sul ponte girevole, dopo l'ennesimo silenzio del
sindaco e degli assessori e la venuta meno dei loro stessi impegni;
di aver provocato un danno alla città - un'accusa che sembra della serie:
"fare dello spirito ad un funerale", visto che i danni, questi
gravissimi, alla città li provocano ogni giorno chi governa Taranto;
di aver fatto appello agli altri disoccupati, lavoratori, a lottare, a
ribellarsi.
A questa nuova denuncia e nuovo processo, che si aggiunge a tante altre
denunce che stanno colpendo lo Slai cobas e i Disoccupati Organizzati, e che si
aggiunge al processo per i 2 disoccupati arrestati, dobbiamo rispondere non
solo non fermando alcuna lotta per il lavoro - le cui forme a volte dure sono
assolutamente necessarie
ma sviluppando da settembre una vasta campagna contro la repressione,
contro le denunce, i processi, gli arresti per chi lotta per il lavoro, che
vogliono colpire e fermare i Disoccupati Organizzati, ma vogliono soprattutto
bloccare, riempendo di denunce la sua coordinatrice, l'azione dello Slai cobas
per il sindacato di classe, unica realtà in questa città che lotta
coerentemente.
GIU' LE MANI DAI DISOCCUPATI ORGANIZZATI!
GIU' LE MANI DALLO SLAI COBAS
chi denuncia l'emergenza lavoro, come l'emergenza salute in questa città,
stia concretamente al fianco di chi lotta, contro la repressione!
Slai cobas per il sindacato di classe - Taranto
Nessun commento:
Posta un commento