Comunicato
stampa
Gli operai Ilva, i lavoratori e operatori del cimitero S. Brunone Taranto, i cittadini di Tamburi-Paolo VI che si costituiscono parte civile nel processo a Riva e complici che riprende il 16 settembre -
seduta solo tecnica con rinvio, in attesa decisione della Cassazione circa LA PERMANENZA DEL PROCESSO A TARANTO, decisione presumibilmente presa il 7 ottobre - si sono riuniti in assemblea ieri 12 settembre:
- hanno acquisito nuove costituzioni di altri operai appalto Ilva e cittadini di Tamburi, PaoloVI - le costituzioni sono possibili fino all'avvio effettivo del processo dopo la decisione della Cassazione - info 3475301704
- hanno sviluppato l'analisi dell'inchiesta e deciso di procedere ad un esame dei reparti Ilva degli operai che si costituiscono parte civile per rafforzare l'inchiesta stessa, e che si sono costituiti in gruppo di lavoro per fare l'inchiesta - info 3471102638
- hanno emesso un documento di analisi-critica della Istanza di cambiamento di sede processuale presentato dagli avvocati di Riva e soci; il documento preparato da Margherita Calderazzi, che rappresenta la costituzione di parte civile dello slai cobas per il sindacato di classe nel processo, sarà distribuito alla stampa e a livello nazionale in occasione dell'udienza del 16, ma anche diffuso tra gli operai Ilva e i soggetti interessati in città.
L'assemblea poi HA RIBADITO CHE LE PARTI CIVILI: OPERAI - LAVORATORI E CITTADINI TAMBURI-PAOLOVI saranno massicciamente presenti alle udienze quando il processo comincerà per davvero e sarà promossa una mobilitazione operaia e popolare a livello cittadino e nazionale, perchè riteniamo che il processo non sia materia solo delle aule dei tribunali e degli addetti ai lavori ma una grande battaglia per il futuro degli operai, della città, e per l'intero nostro paese.
.
La Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio - per iniziativa del comitato 5 aprile Roma, struttura aderente alla Rete - organizza il 16 SETTEMBRE 2014 a ROMA DALLE 9 ALLE 11, PRESIDIO , DAVANTI AL MINISTERO DELL'AMBIENTE (incrocio Cristoforo Colombo con via Capitan Bavastro) sul CASO ILVA E APPALTI
Nel comunicato di convpcazione si scrive tra l'altro:
CHIEDIAMO GIUSTIZIA E VERITA' PER UNA CITTA', PER OPERAI E OPERAIE DELL'ILVA
E DI TUTTO L'INDOTTO, PER LE LORO FAMIGLIE
LA SALUTE NON E' UNA MERCE, LA SICUREZZA NON E' UN OPTIONAL, A TARANTO VA GARANTITA FINALMENTE LA SALUTE E LA SICUREZZA DI CHI LAVORA, VA BONIFICATA L'AREA E IL TERRITORIO INQUINATO, VANNO INDIVIDUATI I REALI RESPONSABILI E CHI LI HA PROTETTI "POLITICAMENTE".
SERVONO UN NUMERO SUFFICIENTE DI RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) in ogni reparto dello stabilimento, con piene agibilità e tutele per un intervento preventivo e di controllo efficace non solo per i dipendenti dell'Ilva ma anche per tutti coloro che lavorano nelle ditte in appalto; serve all'interno dell'ILVA una postazione permanente dei servizi ispettivi e degli organismi di vigilanza in materia di sicurezza; serve un "cambio di passo" rispetto alle tante promesse fatte agli operai e alle loro famiglie, mentre imperano licenziamenti collettivi, cassintegrazione e diatribe infinite su ipotesi di svendita/ripresa dell'acciaieria; va ridata fiducia all'intera cittadinanza di TARANTO, serve un impegno coerente, efficace, concreto, continuo per EVITARE LO STILLICIDIO DELLE CONTINUE MORTI SUL LAVORO, SUI TUMORI, NEOPLASIE E MALATTIE CONTRATTE SUL LAVORO E UN PIANO PLURIENNALE DI BONIFICA E DISINQUINAMENTO DEL TERRITORIO, analogamente a quanto dovrebbe essere fatto in tutti i siti inquinati e degradati in Italia.....
- Rete nazionale - sede di Taranto
- Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
info 3475301704
bastamortesullavoro@gmail.com
slaicobasta@gmail.com
13-9-2014
Gli operai Ilva, i lavoratori e operatori del cimitero S. Brunone Taranto, i cittadini di Tamburi-Paolo VI che si costituiscono parte civile nel processo a Riva e complici che riprende il 16 settembre -
seduta solo tecnica con rinvio, in attesa decisione della Cassazione circa LA PERMANENZA DEL PROCESSO A TARANTO, decisione presumibilmente presa il 7 ottobre - si sono riuniti in assemblea ieri 12 settembre:
- hanno acquisito nuove costituzioni di altri operai appalto Ilva e cittadini di Tamburi, PaoloVI - le costituzioni sono possibili fino all'avvio effettivo del processo dopo la decisione della Cassazione - info 3475301704
- hanno sviluppato l'analisi dell'inchiesta e deciso di procedere ad un esame dei reparti Ilva degli operai che si costituiscono parte civile per rafforzare l'inchiesta stessa, e che si sono costituiti in gruppo di lavoro per fare l'inchiesta - info 3471102638
- hanno emesso un documento di analisi-critica della Istanza di cambiamento di sede processuale presentato dagli avvocati di Riva e soci; il documento preparato da Margherita Calderazzi, che rappresenta la costituzione di parte civile dello slai cobas per il sindacato di classe nel processo, sarà distribuito alla stampa e a livello nazionale in occasione dell'udienza del 16, ma anche diffuso tra gli operai Ilva e i soggetti interessati in città.
L'assemblea poi HA RIBADITO CHE LE PARTI CIVILI: OPERAI - LAVORATORI E CITTADINI TAMBURI-PAOLOVI saranno massicciamente presenti alle udienze quando il processo comincerà per davvero e sarà promossa una mobilitazione operaia e popolare a livello cittadino e nazionale, perchè riteniamo che il processo non sia materia solo delle aule dei tribunali e degli addetti ai lavori ma una grande battaglia per il futuro degli operai, della città, e per l'intero nostro paese.
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La Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio - per iniziativa del comitato 5 aprile Roma, struttura aderente alla Rete - organizza il 16 SETTEMBRE 2014 a ROMA DALLE 9 ALLE 11, PRESIDIO , DAVANTI AL MINISTERO DELL'AMBIENTE (incrocio Cristoforo Colombo con via Capitan Bavastro) sul CASO ILVA E APPALTI
Nel comunicato di convpcazione si scrive tra l'altro:
CHIEDIAMO GIUSTIZIA E VERITA' PER UNA CITTA', PER OPERAI E OPERAIE DELL'ILVA
E DI TUTTO L'INDOTTO, PER LE LORO FAMIGLIE
LA SALUTE NON E' UNA MERCE, LA SICUREZZA NON E' UN OPTIONAL, A TARANTO VA GARANTITA FINALMENTE LA SALUTE E LA SICUREZZA DI CHI LAVORA, VA BONIFICATA L'AREA E IL TERRITORIO INQUINATO, VANNO INDIVIDUATI I REALI RESPONSABILI E CHI LI HA PROTETTI "POLITICAMENTE".
SERVONO UN NUMERO SUFFICIENTE DI RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) in ogni reparto dello stabilimento, con piene agibilità e tutele per un intervento preventivo e di controllo efficace non solo per i dipendenti dell'Ilva ma anche per tutti coloro che lavorano nelle ditte in appalto; serve all'interno dell'ILVA una postazione permanente dei servizi ispettivi e degli organismi di vigilanza in materia di sicurezza; serve un "cambio di passo" rispetto alle tante promesse fatte agli operai e alle loro famiglie, mentre imperano licenziamenti collettivi, cassintegrazione e diatribe infinite su ipotesi di svendita/ripresa dell'acciaieria; va ridata fiducia all'intera cittadinanza di TARANTO, serve un impegno coerente, efficace, concreto, continuo per EVITARE LO STILLICIDIO DELLE CONTINUE MORTI SUL LAVORO, SUI TUMORI, NEOPLASIE E MALATTIE CONTRATTE SUL LAVORO E UN PIANO PLURIENNALE DI BONIFICA E DISINQUINAMENTO DEL TERRITORIO, analogamente a quanto dovrebbe essere fatto in tutti i siti inquinati e degradati in Italia.....
- Rete nazionale - sede di Taranto
- Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
info 3475301704
bastamortesullavoro@gmail.com
slaicobasta@gmail.com
13-9-2014
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