Comunicato
stampa
Palermo, 3
novembre 2014
E' in corso
una nuova e forte protesta dei precari Coop Sociali, assistenti ai disabili
nelle scuole superiori di Palermo e provincia, a Palazzo Comitini, e insieme ai
precari anche genitori con i loro figli disabili.
Precari,
genitori e ragazzi continueranno a protestare fino a quando la situazione
non si sbloccherà e non saranno le minacce della Digos di denunciarli a
fermarli perchè la protesta dei precari è più che legittima contro chi mette in
campo invece la piena illegalità, la Regione con la "nuova" giunta di
Crocetta e la Provincia commissariata.
Da oggi il
servizio di assistenza infatti è stato di nuovo vergognosamente sospeso
con una nuova grave violazione del diritto allo studio degli studenti disabili
e un nuovo attacco alla condizione lavorativa di centinaia di operatori.
La Regione
Siciliana e la Provincia non hanno rispettato gli accordi presi nel tavolo di
fine ottobre, non trasferendo, la prima, le risorse necessarie per la
nuova proroga da novembre e volendo ridurre, la seconda, le ore con la
grave conseguenza di peggiorare un servizio che già ha subito una riduzione di
ore due anni fa per i contratti "solidali" per salvare diversi
precari dal licenziamento, e che un'ulteriore riduzione oraria porterebbe
al rischio concreto di non potere assistere in toto gli studenti disabili per
come invece per legge gli spetta.
Consapevoli
che l'attacco a diritti che sono inalienabili parte in primis dal governo
nazionale, che si appresta a tagliare dal Fondo sociale nazionale ben altri 100
milioni di euro attaccando pesantemente i diritti dei disabili, e che con la
nuova legge per il lavoro vuole costringere tantissimi lavoratori a restare
inchiodati ad una condizione di precarietà a vita se non di disoccupazione a
vita, vedi il cuore dell'attacco con la questione dell'art.18 che il governo
locale di Crocetta che trascorre il suo tempo a garantirsi le potrone del
potere con "nuove" giunte che rientrano nei giochi della borghesia di
"cambiare le facce" per non cambiare nulla e anzi per
peggiorare la condizione di vita di lavoratori, famiglie, popolazione cui non
si dà nessuna risposta concreta ai bisogni reali che dal governo nazionale a quelli
locali la risposta immediata che arriva è invece quella di reprimere i
lavoratori, operai, precari, disoccupati, giovani, donne....
diciamo che
noi non ci fermiamo e andiamo avanti nella lotta e ci stiamo organizzando anche
per lo sciopero nazionale del 14 novembre, perchè la lotta è e deve essere ben
più ampia rispetto agli attacchi che ci vogliono far subire!
Intanto,
riguardo ad oggi, i delegati dello Slai hanno chiesto subito un incontro
con il nuovo Commissario ad acta Messina, nominato da Crocetta, per avere
risposte chiare circa quanto chiesto sia verbalmente che per iscritto a Tucci
Venerdì scorso: rivedere i conti per garantire i servizi di assistenza a orario
regolare sino a quando è possibile mentre la Regione deve sbloccare le
somme ancora non trasferite (19 milioni di euro) per coprire le spese tra le
varie province fino a dicembre e attivare subito il tavolo tecnico che
era stato preventivato negli incontri di fine ottobre con lo stesso presidente
Crocetta, la Dott.ssa Lo Bello e Bullara.
Intanto dal
palazzo stanno richiamando la celere! I PRECARI NELL'ATRIO NON SI
MUOVONO... UNA DELEGATA E UNA MADRE SONO SALITE NEL FRATTEMPO PER
INCONTRO CON IL NUOVO COMMISSARIO AD ACTA MESSINA, IL CAPO DI GABINETTO
SPALLINA E IL SEGRETARIO GENERALE DELL'ECONOMATO CURRAO.
Aggiornamenti
in corso di giornata...
Precari e
Precarie Slai Cobas per il sindacato di classe
Palermo
340/8429376
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