Francesco
aveva in tasca una sentenza totalmente diversa dello stesso tribunale, in primo
grado il suo licenziamento era stato dichiarato illegittimo. La FIAT ha fatto
ricorso ed oggi ha vinto. Ancora non si conoscono le motivazioni di questa
giravolta ma una cosa è chiara: l’obbiettivo del padrone di togliersi dalle
scatole l’operaio ribelle, l’organizzatore dell’opposizione operaia alle
condizioni di lavoro e di schiavitù produttiva in FIAT è stato raggiunto.
Il giudice con la sua sentenza ha dato giustificazione legale a quelle che agli occhi di tanti compagni di lavoro e di tanti operai risultavano e risultano essere azioni di intimidazioni e persecutorie che la FIAT ha messo in atto per anni contro Francesco.
Nell’aula del tribunale di Modena non si confrontavano cittadini alla pari, litigiosi ed irrispettosi ma pari. No! In tribunale si confrontavano il potente padrone ed il suo schiavo, e il potente padrone grazie ad un giudice “ al di sopra delle parti” ha avuto la meglio sul suo schiavo ribelle : licenziamento legittimo, Francesco non disturberà più con la sua presenza il dominio di capi e capetti sulla condizioni di lavoro degli altri operai. Giudice “al di sopra delle parti” che “personalizza sull’operaio schierandosi così platealmente da una parte, sola quella più forte, insindacabile, impersonale potenza del padrone FIAT cnh. FIAT-FCA che “guarda caso”, negli stessi giorni mette in cassa-integrazione centinaia di operai dello stesso stabilimento, continua a “ridurre” e “traslocare”risorse degli stabilimenti da nord a sud, facendo dire alla stampa e ai suoi aiutanti sindacali di ogni sigla che “investe” miliardi ( mai visti , 20 miliardi).
Quella FIAT-FCA, che fa marciare e MANTIENE un occupazione” produttiva” che (dice alle TV) non gli da “profitto” ma bonariamente tiene in vita, con decine di migliaia di operai dentro, senza diritti e salari da fame, poveri cristi. Ma Francesco e i suoi sostenitori non si arrendono, il suo lavoro politico e sindacale verso la FIAT NEW HOLLAND continuerà, l’obbiettivo era e rimane il reintegro nel suo posto di lavoro.
Appena conosceremo le motivazioni della sentenza faremo appello e la battaglia legale continuerà fino alla fine. Francesco non ha la disponibilità economica della FIAT ma ha la solidarietà militante degli operai ribelli come lui.
La FIAT ha solo vinto una battaglia, ha trovato il giudice sensibile alle sue necessità, non è detto che sia sempre così, dipenderà anche dalla pressione sociale che sapremo mettere in campo come operai. La guerra fra operai e padroni è ancora lunga.
(da operai contro)
Il giudice con la sua sentenza ha dato giustificazione legale a quelle che agli occhi di tanti compagni di lavoro e di tanti operai risultavano e risultano essere azioni di intimidazioni e persecutorie che la FIAT ha messo in atto per anni contro Francesco.
Nell’aula del tribunale di Modena non si confrontavano cittadini alla pari, litigiosi ed irrispettosi ma pari. No! In tribunale si confrontavano il potente padrone ed il suo schiavo, e il potente padrone grazie ad un giudice “ al di sopra delle parti” ha avuto la meglio sul suo schiavo ribelle : licenziamento legittimo, Francesco non disturberà più con la sua presenza il dominio di capi e capetti sulla condizioni di lavoro degli altri operai. Giudice “al di sopra delle parti” che “personalizza sull’operaio schierandosi così platealmente da una parte, sola quella più forte, insindacabile, impersonale potenza del padrone FIAT cnh. FIAT-FCA che “guarda caso”, negli stessi giorni mette in cassa-integrazione centinaia di operai dello stesso stabilimento, continua a “ridurre” e “traslocare”risorse degli stabilimenti da nord a sud, facendo dire alla stampa e ai suoi aiutanti sindacali di ogni sigla che “investe” miliardi ( mai visti , 20 miliardi).
Quella FIAT-FCA, che fa marciare e MANTIENE un occupazione” produttiva” che (dice alle TV) non gli da “profitto” ma bonariamente tiene in vita, con decine di migliaia di operai dentro, senza diritti e salari da fame, poveri cristi. Ma Francesco e i suoi sostenitori non si arrendono, il suo lavoro politico e sindacale verso la FIAT NEW HOLLAND continuerà, l’obbiettivo era e rimane il reintegro nel suo posto di lavoro.
Appena conosceremo le motivazioni della sentenza faremo appello e la battaglia legale continuerà fino alla fine. Francesco non ha la disponibilità economica della FIAT ma ha la solidarietà militante degli operai ribelli come lui.
La FIAT ha solo vinto una battaglia, ha trovato il giudice sensibile alle sue necessità, non è detto che sia sempre così, dipenderà anche dalla pressione sociale che sapremo mettere in campo come operai. La guerra fra operai e padroni è ancora lunga.
(da operai contro)
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