giovedì 1 gennaio 2015

9 dicembre: Tra una settimana il processo Ilva... ma il giud. Gilli usa due pesi e due misure...

Martedì 16 dicembre vi sarà la nuova udienza del processo Ilva, in cui molto probabilmente il Gup deciderà sulle parti civili.
MA L'ANDAZZO CHE STA PRENDENDO IL PROCESSO E' GIA' NEGATIVO.

Mentre agli avvocati delle parti civili la giudice Gilli ha permesso solo di depositare le pratiche e di farlo in pochi minuti - tant'è che, come ha detto uno degli avvocati delle parti civili presentate dallo Slai cobas- "sembravamo delle capre in fila", nella scorsa udienza invece ha concesso agli avvocati degli imputati di prendersi tutto il tempo che volevano per presentare "eccezioni" contro la costituzione delle parti civili di lavoratori, cittadini, associazioni, ecc.
Abbiamo dovuto sentire interventi durati quasi un'ora... interventi che, a volte sia pur a fotocopia tra un avvocato e l'altro, non finivano più... tant'è che l'udienza è durata dal mattino alle 9,30 ininterrottamente fino alle 20,30 di sera...
Una conduzione di udienza assolutamente anomala! In cui la Gilli ha permesso agli avvocati di Riva, dell'Ilva e degli altri imputati di fare delle sorti di arringhe, come se la fase dibattimentale del processo fosse già iniziata, di entrare nel merito spesso di una per una le parti civili, allungando in maniera assurda i tempi.
Sembrava che gli avvocati dei padroni assassini dirigessero il processo, non il giudice, che invece di porre chiaramente delle regole e dei limiti, ad ogni momento sembrava chiedere "per favore..."!

Certo, nei corridoi si vocifera, con il sorrisetto sulle labbra, che questa giudice non è in grado, ma su 4 PM presenti e il Procuratore della Repubblica nessuno ha detto "basta"...

QUESTO PROCESSO NON DEVE ANDARE AVANTI COSI', altrimenti la fine è nota!
Ma chi può e deve cambiare le carte in tavolo perchè sia effettivamente un processo a Riva e ai suoi complici non sono gli avvocati delle parti civili, ma devono essere gli operai, i lavoratori, le masse popolari dei quartieri inquinati, i familiari degli operai assassinati, dei bambini uccisi...


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