La
Tenaris di padron Rocca dopo aver fatto in questi anni profitti
miliardari alla Dalmine, ora con la scusa delle oscillazioni del
prezzo del petrolio dichiara 406 esuberi. Nello stesso tempo sta
preparando una nuova fabbrica in Texas che dal 2017 farà la stessa
produzione della Dalmine: MA DI QUALE CRISI STA PARLANDO? Rocca vuole
mantenere alti i suoi profitti facendone pagare i costi agli operai
dei suoi stabilimenti in tutto il mondo.
Fiom
Fim Uilm costretti dall'annuncio di 406 esuberi a dichiarare uno
sciopero di 8 ore, nemmenno fingono di raccogliere i risultati della
grande adesione in tutta la fabbrica. Gli operai non ne
possono più di queste condizioni di lavoro sempre peggiori, in una
fabbrica che si svuota giorno dopo giorno. Ma Fiom Fim Uilm stanno da
un'altra parte.
Loro
sono al tavolo, pronti a firmare un'altro pezzo del piano, che sta
uccidendo la fabbrica.
Perchè
le azioni di padron Rocca, anche quelle di oggi, sono la conseguenza
degli accordi sindacali FIRMATI DA FIOM FIM UILM E DAI LORO
DELEGATI, che hanno dato la libertà di ristrutturare tagliando
posti di lavoro, eliminando lavorazioni, aumentando i carichi
individuali, allargando la precarietà... E' tutto scritto. L'accordo
del 30 dicembre 2009, con i 741 licenziamenti, ha un'importanza
centrale, nel ridimensionamento di Dalmine.
RIPRENDERE
L'ACCORDO DEL 2009 È IMPORTANTE PER NON RIFARE GLI STESSI ERRORI. IL
PRIMO È QUELLO DI NON LASCIARE NELLE MANI DI FIOM FIM UILM LA
TRATTATIVA PER I NUOVI 406 ESUBERI!
SONO
QUESTI EX SINDACATI IL PRINCIPALE OSTACOLO DA CUI GLI OPERAI DEVONO
LIBERARSI PER DIFENDERE I LORO INTERESSI.
I
fatti ancora una volta parlano chiaro. In ACCIAIERIA con lo
SLAI COBAS SC e l'FLMU/CUB, gli operai in massa scioperano per
tre giorni, contro esuberi e spostamenti. Uno sciopero dal basso,
compatto che fa tremare, i vertici aziendali e i burocrati sindacali.
'Non è più un tabù scioperare senza la Rsu' si
scherza soddisfatti alle portinerie.
Ma
Fiom Fim Uilm e i loro delegati continuano il loro sporco lavoro.
Tentando di dividere e indebolire gli operai per vincerne le
resistenze, li mettono davanti al fatto compiuto di un accordo solo
per l'acciaieria, il 24 marzo, come al solito l'ultimo giorno prima
della fermata di 20 giorni! Un accordo bidone che porta a 15 turni la
programmazione, ma lascia a TD la libertà di ordinare il lavoro al
sabato e domenica a volontà! Taglia 26 operai dal reparto, e di
conseguenza peggiora il lavoro e la sicurezza sugli impianti già
critica.
Ma
gli va male. Il 24 marzo le assemblee dell'acciaieria con forti
proteste e contestazioni a Fiom Fim Uilm hanno già di fatto bocciato
questa vergognoso accordo separato.
LA
LOTTA QUINDI NON È PER NIENTE CHIUSA, PER NESSUNO.
Dall'acciaierai
è arrivata la risposta degli operai che hanno scioperato contro il
piano di tagli dell'azienda e contro la gestione sindacale della
trattativa che se ne frega delle esigenze dei lavoratori. Questo
sciopero DAL BASSO è un segnale importante per tutti gli operai.
Ha dimostrato che gli operai hanno un arma per contrastare i
piani padronali di ristrutturazione e riduzione che invece gli ex
sindacati Fiom Fim Uilm firmano. Ha dimostrato che
per usarla bene, serve avere un'organizzazione sindacale in fabbrica
che fa gli interessi degli operai.
ORGANIZZIAMO
IL SINDACATO DI BASE E DI CLASSE
IN
OGNI REPARTO!
NO
AI LICENZIAMENTI E AGLI SPOSTAMENTI
NO
ALLE TRATTATIVE SEPARATE PER REPARTO
CI
VUOLE LO SCIOPERO DAL
BASSO COME IN ACCIAIERIA
IN
TUTTA LA FABBRICA
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