Emiliano viene a Taranto, anche contestazioni e
cariche polizia, una disoccupata dello Slai cobas in ospedale
Una compagna Disoccupata Organizzata Slai cobas
finisce in ospedale per la violenta carica gratuita della polizia
Maria (la prima a sinistra nella foto),è stata spinta
e buttata a terra davanti alla Prefettura, dai poliziotti antisommossa. Ha
quasi perso conoscenza, ha vomitato e per un periodo non ricordava nulla. E'
stata portata in Ospedale, verso le 13 esolo alle 18,30 è uscita. I medici le
hanno diagnosticato una forte contusione alla spina dorsale.
Lo Slai Cobas farà una denuncia formale contro la
polizia.
I poliziotti fin da questa mattina sembravano
cercassero l'occasione per caricare.
Quando un folto gruppo di giovani, ambientalisti, agricoltori,
si è avvicinato alla Prefettura tentando di entrare in massa, la polizia ha
subito scatenato una violenta carica, con manganelli, scudi.
SLAI COBAS per il sindacato di classe - Taranto
(dalla stampa) - Momenti di tensione all’esterno della
Prefettura di Taranto dove era convocata la prima del nuovo governatore: tra i
manifestanti, un 23enne prova a prendere a calci il presidente, ma viene
fermato.
Erano circa 250 persone ad attenderlo all’esterno
della Prefettura: all’arrivo di Emiliano è scattata la contestazione, con urla,
spintoni e striscioni sul tema del lavoro come “Ora prima di tutto il lavoro” o
“L’altoforno che uccide va fermato, l’operaio tutelato”. Un ragazzo uscito dal
cordone di sicurezza ha tentato di colpire il governatore alle spalle con un
calcio, che ha invece preso un agente di polizia: il giovane, un 23enne è stato
bloccato, identificato e subito rilasciato. Un altro gruppo ha tentato di
entrare all’interno, ma la polizia, in tenuta anti-sommossa, ha fatto muro.
Emiliano dal canto suo ha commentato: “Sappiamo che
questa è una città che soffre: siamo qui proprio per risolvere i problemi”.
Quindi, l’insediamento ufficiale, il discorso e l’audizione
di 38 tra associazioni, parti sociali e rappresentanti istituzionali.
E' INTERVENUTA ANCHE UNA COMPAGNA DELLO SLAI COBAS CHE
HA INIZIATO L'INTERVENTO CON LA DENUNCIA DI QUANTO ERA SUCCESSO A MARIA.
Intervento dello Slai cobas per il sindacato di classe
nella riunione della Giunta regionale
"In
questa occasione lo Slai cobas sc parla a nome degli "ultimi", le
disoccupate e i disoccupati, che non solo non hanno il lavoro, ma nessuna forma
di reddito o ammortizzatore sociale.
Ma prima di
entrare nel merito. Voglio dire che ora qui doveva esserci anche un'altra
Disoccupata Organizzata, Maria. Non c'è perchè è da questa mattina, e fino ad
ora, in ospedale! A causa delle cariche violente e gratuite fatte dalla
polizia questa mattina. Chiediamo in questa sede che da parte di questa nuova
Giunta vi sia un messaggio di cambiamento anche rispetto a questo clima di
repressione verso chi lotta e chiede diritti. I disoccupati sono pieni di
denunce, processi per la sola colpa di lottare per il lavoro. Deve finire che
si chiede lavoro e si ha repressione. E dalla nuova Giunta vogliamo un segnale
anche su questo.
Detto
questo, noi chiediamo al Presidente Emiliano e alla nuova Giunta di passare
subito dalle parole ai fatti.
I
Disoccupati organizzati pongono delle richieste immediate e delle richieste più
generali, a partire da un fatto: in questa città il lavoro riguarda migliaia di
disoccupati e disoccupate; le attività lavorative per cui noi chiediamo che si
creino nuovi posti di lavoro sono una necessità per la popolazione. Sull'immediato chiediamo immediati
interventi di modifica della legge sui "cantieri di cittadinanza";
questa misura non può costituire, per come è stata concepita e si tenta di
realizzare, neanche una parziale e temporanea risposta alla gravissima
emergenza di lavoro che c'è a Taranto. Gli interventi che chiediamo riguardano:
-che i “cantieri di cittadinanza” riguardino subito una platea molto più
ampia di disoccupati, nell'ordine delle centinaia; che vengano tolti i
criteri restrittivi – in particolare: del reddito familiare entro le 3mila euro
l'anno – che non tiene in conto del fatto che molti disoccupati per mangiare
sono costretti a stare in famiglia... che venga ampliato il periodo di lavoro,
portandolo ad 1 anno e venga aumentata l'indennità prevista che si favoriscano
quei progetti che possono avere un futuro nella nostra città, perchè legati a
servizi essenziali, in particolare raccolta differenziata/ciclo rifiuti, lavori
di bonifiche, risanamento quartieri.
Ma come
dicevo prima, queste, bene che vadano, costituiscono solo risposte molto
parziali e temporanee, mentre occorre lavoro vero e reddito.
Per questo
chiediamo:
un piano
straordinario di assunzione di disoccupati e disoccupate, già formati o
da formare con nuovi corsi di formazione, nella raccolta differenziata e nel
ciclo rifiuti; la previsione negli appalti pubblici, in particolare
quelli legati alle bonifiche e risanamento dei quartieri di Taranto, di una clausola
sociale che vincoli le ditte vincitrici ad assumere una percentuale dei
lavoratori dal bacino dei disoccupati di Taranto; un piano di corsi di
formazione finalizzati all'occupazione in questi lavori - un percorso già
sperimentato positivamente in passato nella nostra città.
Infine, chiediamo direttamente al Pres. Emiliano di essere ora coerente con
una proposta da lui sostenuta nei mesi scorsi: l'istituzione di un reddito
garantito per i
disoccupati.
E' ORA CHE
SU QUESTE COSE SI FARE I FATTI, PERCHE' I DISOCCUPATI ORGANIZZATI VOGLIONO
VEDERE I FATTI!
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