Carinaro, gli operai Whirpool
in assemblea contestano l'accordo e i sindacalisti che lo illustrano
di
Alessandra Tommasino
CARINARO - Alta la tensione stamattina a Carinaro, dove nello stabilimento della Indesit- Whirlpool, i sindacati hanno incontrato i lavoratori per spiegare l’accordo firmato ieri al Mise. Il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli è stato accolto al grido di “ Venduti, venduti!”. Gli operai hanno manifestato il proprio dissenso sulla decisione di accettare il nuovo piano industriale dell’azienda. In un clima infuocato, Bentivogli si è rivolto ai dipendenti, spiegando il lavoro svolto dai sindacati.
“ Dovete ricordarvi- dice alla platea- qual era il punto di partenza, che prevedeva la chiusura del sito. Abbiamo fatto il massimo - aggiunge - e la scelta dinanzi alla quale ci trovavamo era, o quella di siglare l’accordo, o di ritornare al precedente piano industriale, ossia al nulla. Abbiamo oggi una grande certezza - sottolinea il segretario - che qui il lavoro sarà migliore e bisogna riconoscere il grande risultato di aver portato a Carinaro il polo Emea per accessori e ricambi per tutti i prodotti per i mercati UE, Africa e Medio Oriente”.
I lavoratori non hanno fiducia nell’attuazione del piano. “E comunque sia - si lamentano - nell’ opinione pubblica il nostro problema sembra risolto, invece non è così visto che su 815 persone, soltanto 320, con un turno da 6 ore, continueranno a lavorare e - incalzano - vorremmo proprio sapere quanti accetteranno uscita agevolata o trasferimenti”. Al referendum che si terrà il 13 e 14 luglio, gli operai sono chiamati ad esprimersi sull’ipotesi di accordo. “ E’ solo una presa in giro- gridano gli operai - è ovvio che, soprattutto attraverso il contributo del Nord, che non è stato penalizzato come il Sud - vincerà il si”. Venerd? 3 Luglio 2015, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 20:30
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CARINARO - Alta la tensione stamattina a Carinaro, dove nello stabilimento della Indesit- Whirlpool, i sindacati hanno incontrato i lavoratori per spiegare l’accordo firmato ieri al Mise. Il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli è stato accolto al grido di “ Venduti, venduti!”. Gli operai hanno manifestato il proprio dissenso sulla decisione di accettare il nuovo piano industriale dell’azienda. In un clima infuocato, Bentivogli si è rivolto ai dipendenti, spiegando il lavoro svolto dai sindacati.
“ Dovete ricordarvi- dice alla platea- qual era il punto di partenza, che prevedeva la chiusura del sito. Abbiamo fatto il massimo - aggiunge - e la scelta dinanzi alla quale ci trovavamo era, o quella di siglare l’accordo, o di ritornare al precedente piano industriale, ossia al nulla. Abbiamo oggi una grande certezza - sottolinea il segretario - che qui il lavoro sarà migliore e bisogna riconoscere il grande risultato di aver portato a Carinaro il polo Emea per accessori e ricambi per tutti i prodotti per i mercati UE, Africa e Medio Oriente”.
I lavoratori non hanno fiducia nell’attuazione del piano. “E comunque sia - si lamentano - nell’ opinione pubblica il nostro problema sembra risolto, invece non è così visto che su 815 persone, soltanto 320, con un turno da 6 ore, continueranno a lavorare e - incalzano - vorremmo proprio sapere quanti accetteranno uscita agevolata o trasferimenti”. Al referendum che si terrà il 13 e 14 luglio, gli operai sono chiamati ad esprimersi sull’ipotesi di accordo. “ E’ solo una presa in giro- gridano gli operai - è ovvio che, soprattutto attraverso il contributo del Nord, che non è stato penalizzato come il Sud - vincerà il si”. Venerd? 3 Luglio 2015, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 20:30
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