Amianto all'elementare, beffa
per gli alunni: trasferiti in due scuole a rischio crolli
Inchiesta del pm Guariniello sulla "Gramsci"
di Alpignano, dove controlli sulla stabilità avevano invece rivelato la
presenza del materiale cancerogeno. Per settembre i bambini sono stati
trasferiti in altre due sedi che però presentano "criticità
strutturali" che in una delle due riguardano i controsoffitti
05 agosto
2015
C'è
l'amianto nella scuola primaria "Gramsci" di Alpignano, nel torinese,
che ospita circa 200 alunni. È quanto avrebbero rilevato tecnici di Asl e
Spresal a seguito di un sopralluogo nell'istituto. Nelle scorse settimane
l'amministrazione comunale aveva deciso, per il prossimo anno scolastico, il
trasferimento degli alunni in altre due scuole del Comune per ragioni di
sicurezza poiché l'istituto avrebbe evidenziato problemi strutturali. A
segnalare il caso del trasferimento è stato un esposto inviato da un comitato
di genitori, preoccupati per la sicurezza delle strutture, al procuratore
Raffaele Guariniello che già indaga su diversi casi simili tra cui quello di Palazzo Nuovo,
sede torinese delle facoltà umanistiche dell'università. Dai primi accertamenti condotti
dai tecnici non sarebbero, però, emersi tanto problemi strutturali quanto
piuttosto la presenza di pareti con pannelli multistrato di cemento-amianto, la
cui pellicola in pvc risulterebbe danneggiata e riparata in più punti. Già nel
2013 sarebbe stato segnalato lo stato di degrado delle pareti ma non
risulterebbero interventi in proposito. Viceversa, dai primi accertamenti
condotti nelle altre due scuole destinate ad ospitare da settembre gli alunni
della "Gramsci" sarebbero state rilevate criticità strutturali,
legate in particolare, in uno dei due istituti, alle controsoffittature di
alcuni locali che necessiterebbero di verifica.
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