venerdì 2 ottobre 2015

2 ottobre - 20 OTTOBRE A TARANTO, una ragione in più per esserci: L' ILVA continua a fare profitti sulla pelle degli operai: lavoro sotto ricatto, senza sicurezza e con meno salario.



"In questi giorni Ilva sta adeguando gli assetti produttivi all'attuale situazione congiunturale del mercato siderurgico globale, approfittando di questo momento per aprire nuovi cantieri di manutenzione degli impianti e per mettere lo stabilimento in condizione di trovarsi pronto a cogliere le opportunità che arriveranno dal mercato", sottolinea l'azienda in una nota….E I SINDACATI CONFEDERALI VENDUTI ESEGUONO CON OLTRE 2000 OPERAI IN SOLIDARIETA'. 

ANCORA PIU' IMPORTANTE IL PRESIDIO-MANIFESTAZIONE ALL'AVVIO IL 20 OTTOBRE DEL PROCESSO ILVA DI TARANTO.
L'Ilva è al centro oggi della contraddizione epocale tra gli interessi del capitale e gli interessi degli operai e delle masse popolari, tra la logica del profitto e la salute, la vita degli operai e delle masse popolari.

DALL'APPELLO DELLA RETE NAZIONALE SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO


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Ilva, incontro azienda-sindacati su assetti di marcia: scattano i contratti di solidarietà
DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
TARANTO - Nel corso di un incontro con i sindacati che si è svolto nello stabilimento di Taranto, l'Ilva ha illustrato gli assetti di marcia per le prossime 6-7 settimane. A causa della riduzione delle colate nelle acciaierie 1 e 2 saranno sottoposti a contratti di solidarietà 445 operai (70 al Gruppo rottami ferrosi); la fermata degli impianti di Decapaggio 2 (che scende oggi da 20 turni settimanali a 15) e Decatreno (fermo dalle 15 di oggi fino alle 15 del 3 ottobre e dal 29 ottobre al 31 ottobre) comporterà l'esubero di 48 unità per qualche giorno.
Ma questi numeri, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, saranno compensati dal rientro al lavoro di altri operai del treno lamiere (riavviato da oggi con ingresso di 200 dipendenti per 4 settimane), del tubificio 1 (ripartenza prevista per ottobre a 10 turni settimanali con ingresso di 100 unità per 4 settimane), del Treno nastri 1 (ripartenza dal 13 ottobre a 21 turni settimanali inizialmente con un forno e successivamente a 2 forni e con l'ingresso di personale pari a 200 unità), del laboratorio ex Ilt (si passa da 5 a 10 turni settimanali per 4/6 settimane con l'ingresso di 13 unità).
L'acciaieria 2 marcerà con due convertitori e due colate continue più 2 trattamenti (la colata continua 4 sempre in marcia). L'acciaieria 1 marcerà con un convertitore e una colata continua più. Il Treno nastri2 continuerà a marciare per tutto il mese di ottobre, è prevista a novembre una breve fermata per manutenzione.
"In questi giorni Ilva sta adeguando gli assetti produttivi all'attuale situazione congiunturale del mercato siderurgico globale, approfittando di questo momento per aprire nuovi cantieri di manutenzione degli impianti e per mettere lo stabilimento in condizione di trovarsi pronto a cogliere le opportunità che arriveranno dal mercato", sottolinea l'azienda in una nota diramata dopo l'incontro. La produzione giornaliera media scende da 17mila a 14.500 tonnellate di ghisa con valori che potranno essere più alti o più bassi a seconda delle esigenze di mercato.
Quanto agli assetti di marcia, l'Ilva conferma la ripartenza del Treno Lamiere "che resterà in marcia per le prossime 4 settimane. A metà ottobre - prosegue l'azienda - è prevista la ripartenza del Tubificio 1, anche qui per 4 settimane e la ripartenza del Treno Nastri 1. Saranno in marcia entrambi gli impianti di laminazione nastri, mentre non è prevista nessuna fermata del Treno Nastri 2, almeno sino a novembre quando si renderà necessaria una breve fermata per manutenzione dell'impianto".

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