NESSUNO TOCCHI EXPO!
PRECETTATO LO SCIOPERO NAZIONALE DEI FERROVIERI DEL 24-25 OTTOBRE
CE LO ASPETTAVAMO, perché l’orientamento del Governo
era stato chiaro, durante la convocazione del 21 ottobre 2015 a Roma; dove
abbiamo ribadito con forza le legittime rivendicazioni dei lavoratori, per
sentirci ripetere come un disco incantato del Governo, che Expò è un evento
planetario e dalle Aziende Ferroviarie che non discutono con sindacati non
firmatari di contratto.
Ricordare il diritto costituzionale allo Sciopero, ricordare il drastico peggioramento delle condizioni di lavoro dei ferrovieri e le decine di morti per incidenti sul lavoro, le aggressioni al personale, i licenziamenti di lavoratori impegnati nelle battaglie per la sicurezza del servizio, le preoccupazioni per il progressivo smantellamento del Servizio Base e per una privatizzazione selvaggia del settore che mette in pericolo il futuro di migliaia di lavoratori come già accade nel trasporto Aereo, le rimostranze per una riforma pensionistica che ha aumentato di 7 anni l’asticella per molti ferrovieri portandola oltre la nostra aspettativa di vita media, lo sdegno per regole del mercato del lavoro che fomentano la precarietà e lo sfruttamento e per il disfacimento dei diritti essenziali alla Istruzione e alla salute minacciati dalla inadeguatezza di investimenti pubblici, NON HANNO AVUTO PESO.
INVERO, chiedevamo solo fatti concreti e non vaghe promesse destinate a perdersi nel vento e nelle pratiche concertative di altri soggetti, falsi alfieri di chi lavora, guardiani solo di se stessi.
TROPPO abituati i muri di quelle stanze a trovare compromessi a perdere sulla testa dei lavoratori, a misurare interessi di sigla con quelli delle persone, a cucinare meccanismi di potere e privilegi… per ascoltare le nostre istanze.
Ricordare il diritto costituzionale allo Sciopero, ricordare il drastico peggioramento delle condizioni di lavoro dei ferrovieri e le decine di morti per incidenti sul lavoro, le aggressioni al personale, i licenziamenti di lavoratori impegnati nelle battaglie per la sicurezza del servizio, le preoccupazioni per il progressivo smantellamento del Servizio Base e per una privatizzazione selvaggia del settore che mette in pericolo il futuro di migliaia di lavoratori come già accade nel trasporto Aereo, le rimostranze per una riforma pensionistica che ha aumentato di 7 anni l’asticella per molti ferrovieri portandola oltre la nostra aspettativa di vita media, lo sdegno per regole del mercato del lavoro che fomentano la precarietà e lo sfruttamento e per il disfacimento dei diritti essenziali alla Istruzione e alla salute minacciati dalla inadeguatezza di investimenti pubblici, NON HANNO AVUTO PESO.
INVERO, chiedevamo solo fatti concreti e non vaghe promesse destinate a perdersi nel vento e nelle pratiche concertative di altri soggetti, falsi alfieri di chi lavora, guardiani solo di se stessi.
TROPPO abituati i muri di quelle stanze a trovare compromessi a perdere sulla testa dei lavoratori, a misurare interessi di sigla con quelli delle persone, a cucinare meccanismi di potere e privilegi… per ascoltare le nostre istanze.
EPPURE alla fine siamo stati giudicati noi
irresponsabili; NON l’arroganza delle aziende, NON il cinismo delle
istituzioni. È il segno sciagurato della
repressione del Diritto di Sciopero, già limitato nei servizi pubblici da una
delle leggi più restrittive del mondo ma oggi ancora attaccato da governo,
padroni e sindacati amici, come già accaduto per i lavoratori del Colosseo.
SIAMO ANCORA QUI, a dire che irresponsabile è chi nega il legittimo dissenso e le aspettative dei lavoratori, chi nega ogni diritto di parola e di espressione, lasciando solo la via dello scontro, per poi reprimerla con indicibile freddezza.
SIAMO ANCORA QUI, a dire che irresponsabile è chi nega il legittimo dissenso e le aspettative dei lavoratori, chi nega ogni diritto di parola e di espressione, lasciando solo la via dello scontro, per poi reprimerla con indicibile freddezza.
CE LO ASPETTAVAMO, eppure la precettazione dello
Sciopero Convocato da CUB Trasporti, CAT e USB, per il trasporto passeggeri del
24\25 ottobre 2015, lascia un senso di vuoto, di amarezza, di reclusione… il
senso di diritti negati e voci soffocate. Rimangono in piedi gli scioperi proclamati nel
comparto Cargo (merci) Trenitalia nei giorno 22 e 23 ottobre ed anche
l’agitazione sindacale proclamata dalla Cub Trasporti per Linate e Malpensa il
24 ottobre per la ditta WFS Ground Italy dove si sono appena consumati 15
licenziamenti.
SIAMO GIA PRONTI ALLA NUOVA CONVOCAZIONE DI SCIOPERO
per fine Novembre, quando per i ferrovieri si consumerà l’ennesimo scippo di
diritti, con un rinnovo farsa delle RSU che in ossequio agli accordi tra
sindacati di regime e Confindustria consegneranno la rappresentanza dei
lavoratori alle sole sigle benevoli e conniventi. I ferrovieri continueranno la
mobilitazione e sosterranno le giuste lotte dei prossimi mesi, dei lavoratori
della Scuola, del Pubblico impiego, dell’Industria, della Logistica… ed anche
le mobilitazioni di studenti, disoccupati e sfollati, per ricostruire insieme
civiltà e diritti. NOI CI SIAMO.
Ferrovieri
CUB Trasporti
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