USI
nazionale aderisce all'appello per la manifestazione del 20 ottobre a Taranto,
non credo riusciremo ad esserci, ma il percorso della rete è per noi ancora un
passaggio fondamentale. Saluti di lotta
trasmette
per Usi segreteria nazionale confederazione sindacale Roberto Martelli
APPELLO PER UN PRESIDIO-MANIFESTAZIONE
ALL'AVVIO IL 20 OTTOBRE DEL PROCESSO ILVA DI TARANTO.
Il 20 ottobre comincia dopo una
lunghissima e combattuta udienza preliminare il vero e proprio processo alla
famiglia di padron Riva e a tutti i suoi complici che hanno reso tristemente
famosa l'Ilva come 'fabbrica della morte' e Taranto come 'capitale del popolo
inquinato'.
Il processo Ilva mostra esemplarmente il
sistema del capitale ed è la “madre” di tutti i processi di questo tipo. Gli
imputati sono tutte le espressioni del sistema economico, politico,
istituzionale, dai grandi capitalisti ai loro agenti, dai rappresentanti delle
Istituzioni, parlamentali, regionali e locali, ad esponenti della Digos e delle
Forze dell'Ordine, dai dirigenti degli Enti che dovevano controllare, fino a
preti vicino ai vertici della chiesa. Mancano, ed è una grave lacuna del
processo, i vertici e i rappresentanti in fabbrica dei sindacati confederali. E
il quadro del sistema borghese sarebbe completo.
L'Ilva è al centro oggi della
contraddizione epocale tra gli interessi del capitale e gli interessi degli
operai e delle masse popolari, tra la logica del profitto e la salute, la vita
degli operai e delle masse popolari.
Ma il processo Ilva è oggi soprattutto
espressione dell'azione dei governi, e oggi in particolare del governo Renzi,
che in nome di salvare gli interessi dei padroni e gli interessi dell'economia
nazionale dei padroni legati alla produzione dell'Ilva, non hanno esitato e non
esitano ad agire contro il processo con decreti e azioni ad hoc che ne vogliono
impedire lo svolgimento, mettere al riparo gli imputati e negare giustizia e
risarcimento a operai e masse popolari. L'Ilva mostra in maniera esemplare come
lo Stato sia sempre e solo al servizio del capitale. La gestione attuale di
Stato e di governo dell'Ilva mostra che l'intervento dello Stato borghese serve
solo per socializzare le perdite e in futuro, nuovamente, privatizzare i
profitti.
Per questo il processo Ilva è una grande
scadenza nazionale.
E' a questa scadenza nazionale che
chiamiamo come operai dell'Ilva, lavoratori del cimitero luogo di massima
concentrazione di inquinamento ai Tamburi, proletari e famiglie dei quartieri
Tamburi e Paolo VI, costituitisi parte civile autorganizzati al processo con
l'appoggio dello Slai cobas per il sindacato di classe e la Rete nazionale per
la sicurezza e la salute sui posti di lavoro e territori, a un presidio-manifestazione
nazionale al Tribunale, alla fabbrica e al quartiere Tamburi per il 20 ottobre.
Chiamiamo tutte le realtà collettive
ed individuali, impegnate nella lotta anticapitalista e contro le devastazioni
ambientali e territoriali, a mandare l'adesione, a propagandare la scadenza in
tutte le forme e in tutti i luoghi di lavoro, territori, scuole, università ,
ecc. e a partecipare con delegazione all'iniziativa.
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