SUI FATTI DI ROZZANO
Come lavoratori e lavoratrici della
scuola ci sentiamo profondamente offesi dalle polemiche strumentali messe in
atto da un giornalismo disinformato e una politica razzista e xenofoba che
niente ha a che fare con la scuola della Costituzione. La nostra solidarietà va
ai colleghi, alle famiglie e sopratutto ai bambini della scuola primaria di via
dei Garofani di Rozzano, usati come pedine mediatiche per diffondere una
pericolosa ideologia basata sullo scontro di civiltà.
Sentiamo l’esigenza di esprimere la
nostra vicinanza ai lavoratori della scuola di Rozzano che come noi operano
nelle periferie abbandonate di questa città e che come noi costruiscono ponti
tra i futuri cittadini di questo paese.
Rivendichiamo a gran voce i valori di
una scuola libera, laica e pluralista e invitiamo la signora Gelmini, quella
dei tagli alla scuola, e i suoi compagni di merenda, La Russa e Salvini a
rispettare gli sforzi di chi lavora nel rispetto della diversità facendone un
valore aggiunto e una prospettiva di vita.
Li invitiamo ad agire rispetto ai
reali problemi delle scuole situate nelle nostre periferie: abbandono,
svantaggio sociale e povertà. Sono questi gli elementi che dividono la società,
sono questi gli elementi che creano frustrazione, rabbia e scontro nei
confronti di un sistema che invece di accogliere non ti riconosce e ti sfrutta.
Anche quest’anno non faremo il
presepe, anche quest’anno non canteremo “Tu scendi dalle stelle”, anche
quest’anno costruiremo il mondo che vogliamo e lo faremo insieme ai nostri
bambini e ai nostri ragazzi, aspettando che diventino adulti migliori rispetto
ai disonorevoli La Russa, Gelmini, Salvini.
Coordinamento Lavoratori della scuola “3 ottobre” -
Milano
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