ALESSANDRIA,
GIOVEDI' 18 FEBBRAIO: PRESIDIO DI SOLIDARIETA' A PALAZZO DI GIUSTIZIA
Giovedì diciotto febbraio, presso il Palazzo di
Giustizia di corso Crimea ad Alessandria, si tengono cinque cause di lavoro
legate alla vicenda dei quaranta braccianti, di Castelnuovo Scrivia, licenziati
dalla ditta “Bruno e Mauro Lazzaro” per aver protestato contro le condizioni
disumane in cui erano tenuti dai padroni. In concomitanza con l’inizio
dell’udienza ha luogo, all’esterno del Tribunale, un presidio di sostegno alla
lotta dei lavoratori: sono presenti una ventina di aderenti al Presidio
permanente di Castelnuovo Scrivia, affiancati da alcuni militanti del locale
nodo della Rete nazionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro e sul
territorio, e del Laboratorio anarchico PerlaNera.
Il gruppo di manifestanti si sistema sul marciapiede
di fronte al Palazzo di Giustizia: alcuni di loro sorreggono uno striscione
nero, con la scritta rossa “Vogliamo giustizia!”; alle loro spalle è fissato
agli alberi un drappo bianco con sopra dipinto in rosso “No sfruttamento, No
schiavismo”. Ai lati dell’entrata del Tribunale sono appoggiati due pannelli
con fotografie, e ritagli di articoli di stampa, che raccontano per immagini
l’andamento di questa battaglia di civiltà; accanto a questi, una ragazza ed un
ragazzo distribuiscono decine di copie del dossier che riassume gli avvenimenti
della vicenda. La manifestazione va avanti fino a circa le 11:30, quando
Antonio Olivieri – anima del Presidio permanente di Castelmuovo Scrivia –
informa che viene sciolta “perché la gente deve andare a lavorare, e le
sentenze saranno comunicate soltanto più avanti".
Bosio (Al),
19 febbraio 2016
Stefano Ghio
- Rete sicurezza Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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