Il governo Renzi, il suo Min. Alfano, anche pressati dalla UE,
accelerano i tempi e il 28 febbraio vogliono aprire ufficialmente l'Hotspot a
Taranto.
Cosa sono e a cosa servono queste strutture è stato denunciato
varie volte: i migranti appena sbarcati verrebbero tutti immediatamente
identificati, divisi in base solo alla loro nazionalità e la maggioranza
verrebbe respinta nei loro paesi d'origine, momentaneamente rinchiusi in
strutture tipo Cie, senza dare tempo di presentare domanda di asilo in base alla
loro situazione personale, senza garantire l'assistenza con la presenza di un
traduttore, anzi approfittando del loro stato di paura, confusione, anche per
far firmare documenti a loro incomprensibili; ecc. Una cosa indegna e illegale!
Il Pres. Emiliano, invece di opporsi a questa inciviltà, alimenta
allarmismi e falsi timori, parlando di "fenomeno spaventoso" in
merito all'arrivo di masse di migranti.
La creazione dell'hotspot a Taranto trasformerebbe una situazione
di accoglienza, convivenza in una situazione di creazione ad arte, per i soli
interessi economico-politici dell'imperialismo italiano, in collusione e/o
contesa, con gli altri paesi imperialisti europei, di forti contrasti,
repressione, con l'inevitabile creazione di un humus razzista.
Occorre ora che i migranti già presenti a Taranto le associazioni,
gli antirazzisti, antimperialisti, tutti i democratici di Taranto, i giovani in
particolare, si mobilitano per impedire l'aperta dell'hotspot.
Rispetto a questa necessaria mobilitazione i migranti sono la
prima fila.
Abbiamo visto anche nei mesi scorsi che la lotta in prima persona
dei migranti del Bel sit è stata la via giusta e decisiva per ottenere il
documento di identità.
IL 28 FEBBRAIO FACCIAMO UN PRIMO PRESIDIO AL PORTO ALLE ORE 10 sulle parole d'ordini:
IL 28 FEBBRAIO FACCIAMO UN PRIMO PRESIDIO AL PORTO ALLE ORE 10 sulle parole d'ordini:
"NO
HOTSPOT",
"RICONOSCIMENTO
DEL DIRITTO D'ASILO A TUTTI I MIGRANTI, INDIPENDENTEMENTE DALLA
NAZIONALITA'".
PER
ORGANIZZARLO: ASSEMBLEA MARTEDI’ 23 FEBBRAIO ORE 18,30 C/0 SEDE SLAI COBAS VIA
RINTONE, 22 – TEL. 3475301704
Slai
Cobas per il sindacato di classe – Taranto
(Dalla GdM) - ROMA - "Al
Viminale fanno i conti in vista della primavera che potrebbe portare
un’impennata degli sbarchi. Attualmente sono quasi 120mila gli immigrati
ospitati nelle strutture di accoglienza: possibile che servano ulteriori 30mila
posti, in modo da garantirne complessivi 150mila. Su questo ci sarà la
settimana prossima un confronto con Regioni e Comuni nella prima riunione del
Tavolo immigrazione, dove si metteranno le basi per il Piano accoglienza
2016...
Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, da parte sua, ha
fatto presente che «se si chiude il canale balcanico l’Italia verrà investita
da un fenomeno spaventoso, credo il Governo ne sia consapevole. Ovviamente
poichè dovranno contare sulla nostra collaborazione, noi siamo preoccupati perchè allo Stato il Governo non ci
ha fatto capire come intende affrontare questa potenziale emergenza».
Il Viminale sta lavorando su più fronti. Da una parte tornerà alla
carica per fare in modo che ogni Regione abbia il suo 'hub', un grande centro
di accoglienza da individuare soprattutto nell’ambito delle strutture dismesse
della Difesa. Ci sarà poi un nuovo bando per le strutture Sprar. E si proseguirà
con gli hotspot, i centri richiesti dall’Europa per identificare chi sbarca: il 28 febbraio - a quanto si
apprende - aprirà quello di Taranto, che
si aggiungerà alle analoghe strutture già attive a Lampedusa, Pozzallo e
Trapani. Seguiranno gli altri due: Porto Empedocle ed Augusta, ma quest’ultimo
potrebbe essere spostato".
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