martedì, 23 febbraio 2016
Dopo l'incontro tecnico al Mise su Ilva il segretario
della FIOM genovese Manganaro risponde alla società per Cornigliano.
GENOVA - Si svolgerà domani a partire dalle 9
l'incontro tra istituzioni locali e sindacati sui lavori di pubblica utilità
per i lavoratori dello stabilimento Ilva di Genova Cornigliano.
Al tavolo, convocato formalmente dall'assessore
regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi, parteciperà il Comune di Genova
con l'assessore Emanuele Piazza e i rappresentanti di Società per Cornigliano,
la società pubblica (45% Regione Liguria, 22,5% Città metropolitana, 22,5%
Comune di Genova, 10% Ministero dell'Economia tramite Invitalia) che, secondo
quanto stabilito dal decreto 'Salva Ilva' e confermato una settimana fa dai
tecnici del Mise, dovrebbe mettere a disposizione circa un milione di euro di
risorse per integrare da qui a settembre il reddito dei lavoratori Ilva di
Genova dal 70% al 77% tramite i lavori di pubblica utilità.
Se, tecnicamente, l'incontro, dovrebbe rappresentare
un primo passaggio per definire quando partiranno e in cosa consisteranno i
lavori, sullo sfondo si profila uno scontro visto che il vicepresidente di Società
per Cornigliano Stefano Bernini, sostenuto dai comitati di quartiere ha
ribadito ancora oggi che 'pacta servanda sunt' anche per Cornigliano nel senso
che "dalla società non possono essere distolte altre risorse destinate
alla riqualificazione del quartiere".
D'altro canto la Fiom avverte: "Noi trattiamo con
gli azionisti - dice il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro - e
quando il sottosegretario al Mise Teresa Bellanova ha detto che lo strumento
economico sarebbe stata Società per Cornigliano a Roma erano presenti il
sindaco di Genova e la Regione Liguria e nessuno ha detto nulla, quindi le
polemiche e le lamentele andavano fatte allora, non oggi anche perchè per noi i
lavori di pubblica utilità sono confermati fino a tutto il 2017 e non fino a
settembre come dice qualcuno".
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