Cariche brutali, arresti, sparizioni, aggressioni fisiche dei capi reparto,
precarietà infinita, uccisioni, di operai "semplici" e leader,
ostacoli nella formazione di sindacati indipendenti, discriminazioni di casta,
occupazione militare delle fabbriche e coprifuoco in intere aree industriali!
contro tutto questo si trovano a lottare gli operai oggi in India...
C'è una
pressione immensa della polizia per sgomberare i lavoratori che stazionano
davanti al Quartier Generale della Honda sulla Faridabad Road a Gurgaon dove si
sono accampati da ieri sera. Il pretesto è il coprifuoco e la sezione 144 (del
codice penale che prevede il coprifuoco) nell'intero distretto di Gurgaon ora
sulla questione della “Riserva Jaat” (Riguarda le caste e la loro inclusione in
liste speciali). Hanno detto anche che sono stati emessi mandati contro altri 7
lavoratori.
19 febbraio Aggiornamento
1) 3000 lavoratori hanno partecipato
alla marcia di protesta oggi davanti al quartier generale della Honda a Gurgaon
2) I lavoratori di Honda, Maruti e
altre fabbriche si sono uniti alla protesta
3) 44
lavoratori sono in carcere
18 febbraio Aggiornamento
Marcia di
protesta sindacale (All Trade Union) verso la sede Honda di Gurgaon il 19 feb
alle 3 del pomeriggio.
17 febbraio Aggiornamento
1) L'intera area Tapukara è sotto il
completo controllo della polizia
2) Questa mattina circa 1500 lavoratori
si sono riuniti a Dharuhera (dal momento che non potevano entrare a Tapukhera)
per protestare. Sono stati arrestati dalla polizia.
3) Centinaia di lavoratori sono stati
arrestati.
4) Molti,
tra cui la delegazione, che è andata a negoziare con la direzione, sono
spariti.
16 febbraio: carica brutale a bastonate dei lavoratori in sciopero presso lo stabilimento Honda Tapukhera!
Oggi intorno
alle 7 di sera la polizia del Ragiastan insieme ad alcuni mercenari assoldati
dall’azienda ha brutalmente caricato con bastoni (Lathi) i lavoratori in
sciopero degli impianti Honda nello stabilimento di Tapukhera. Gli operai
continuavano un sit in/sciopero di oggi dalle 2 del pomeriggio. Oggi un operaio
a contratto precario è stato malmenato dal supervisore perché ha rifiutato di
fare gli straordinari forzati dato che si sentiva poco bene. Prima di ciò,
l'azienda con un accordo con il dipartimento del lavoro stava tentando di
affossare il diritto dei lavoratori di fondare un loro sindacato. 4 lavoratori
sono stati sospesi e 2 sono stati licenziati, tra cui il presidente del
sindacato Naresh Kumar. Oggi, quando è cominciato lo sciopero, 2000 operai si
trovavano all'interno dello stabilimento. Anche fuori della porta c'erano
migliaia di operai. La direzione dell’azienda ha licenziato 4 operai e sospeso
immediatamente altri 8 lavoratori. Sono stati chiamati anche dei vigilantes. È
arrivato un enorme contingente di polizia. Il leader operaio Naresh Kumar e
Rajpal sono stati chiamati dall'amministrazione per la discussione. Nel
frattempo, la polizia insieme con i vigilantes hanno attaccato i lavoratori, li
hanno inseguiti, brutalmente assaliti e hanno preso il controllo della fabbrica
e della zona. Centinaia di operai sono stati gravemente feriti. Ora i
lavoratori sono in 'clandestinità' di fronte al terrore di stato e per evitare
gli arresti. I telefoni sono irraggiungibili.
Il troppo è troppo. Basta con il terrore di stato, dalla Maruti alla Shriram Pistone all’Honda, dalla JNU al Manipur. È tempo di contrattaccare. Nel 2005, la carica brutale a colpi di bastone (lathi) contro gli operai Honda a Manesar non riuscì a fermare la lotta. Al contrario, la lotta si è intensificata in tutta la cintura industriale e si sono conquistati diritti per gli operai.
Il troppo è troppo. Basta con il terrore di stato, dalla Maruti alla Shriram Pistone all’Honda, dalla JNU al Manipur. È tempo di contrattaccare. Nel 2005, la carica brutale a colpi di bastone (lathi) contro gli operai Honda a Manesar non riuscì a fermare la lotta. Al contrario, la lotta si è intensificata in tutta la cintura industriale e si sono conquistati diritti per gli operai.
L'oppressione
è il vostro privilegio, la lotta è un nostro diritto. La lotta militante degli
operai darà ancora una volta la risposta adeguata!
Diffondere
la notizia. Sosteniamo la lotta e facciamola avanzare.
16 febbraio:
Occupazione della Fabbrica da parte degli operai Honda
un rapporto
da Amit (Workers Solidarity Centre)
Gli operai
di tutte le categorie a contratto
permanente-precario-apprendistato-addestramento della fabbrica Honda Moto e
Scooter India Ltd. a Tapukara al confine tra il Rajasthan-Haryana in Alwar nel
cuore della DMIC hanno cominciato uno sciopero oggi intorno alle 02:00.
Attualmente 2000 lavoratori in sciopero hanno occupato la fabbrica e sono
seduti all'interno. Migliaia di altri lavoratori nei turni B e C si sono uniti
e fanno slogan al cancello della fabbrica. I vigilantes dell’azienda stanno
minacciosamente al cancello della fabbrica cercando di creare lo scontro con i
lavoratori esterni. L'amministrazione locale sta cercando di intervenire con un
crescente spiegamento di polizia per reprimere gli operai.
Questa
mattina, un supervisore ha aggredito fisicamente e verbalmente un lavoratore
precario nel reparto verniciatura per essersi rifiutato di fare lavoro
straordinario. Questo lavoratore a contratto era malato per aver lavorato
continuamente in straordinario nei giorni precedenti, ma veniva ancora
costretto a fare straordinario anche oggi, e, quando protestò, il supervisore
lo afferrò per la gola e fisicamente lo ha attaccato. Si tratta di un caso
normale, di normale controllo repressivo che la direzione pratica all'interno della
fabbrica ma oggi i lavoratori ne avevano avuto abbastanza. La rabbia collettiva
dei lavoratori è scoppiata quando la direzione della HMSI insieme con il
dipartimento del lavoro ha cercato di affossare la loro lotta durata un anno
per il diritto alla formazione del sindacato sospendendo e licenziando i leader
del sindacato.
Nel
frattempo i compagni operai della Honda nello stabilimento di Gurgaon hanno
boicottato la mensa nel pomeriggio in solidarietà con i lavoratori
dell'impianto di Tapukara, e contro l’intransigenza della direzione rispetto al
loro processo organizzativo.
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