Giovedì
25 i lavoratori dell'Istituto Tumori hanno portato sotto la sede della Regione
Lombardia la protesta e le ragioni dei lavoratori della Sanità, disgustati
dalle ruberie di chi era il pupillo di Maroni, Rizzi, e "padre" della
Riforma sanitaria, che in continuità con le politiche del governo Renzi, sta
devastando la Sanità. Presenti anche lavoratori/ci della scuola e Poste, per
quasi due ore al megafono si è fatta controinformazione. Si sono evidenziati i
dati di questa barbarie che ha visto per oltre ventanni il saccheggio, le
ruberie, il malaffare di Formigoni e che oggi continua con la giunta Maroni. I
lavoratori del Cobas hanno messo in risalto il legame tra chi lotta contro le
condizioni di lavoro quasi schiaviste e chi deve curarsi. Si è ricordato che il
mostro della Santa Rita, Brega Massone, è figlio di queste politiche e questo
si sta traducendo nella possibilità di tante S. Rita. Si sono lette le lettere
di due medici, donne, che denunciano il mobbing, in particolare per le
lavoratrici, che vogliono restare umani e si oppongono alla lottizzazione e
alla mercificazione della medicina. E' stato ribadito che lo Slai Cobas sc
"INT" con questo presidio ha avviato un percorso, fatto di
volantinaggi-presidi-scioperi, per costruire l'unità tra lavoratori e
cittadinanza che assedi questi figuri e cacciarli a pedate.
Sali Cobas INT per il sindacato di classe,Milano cobasint@tiscali.it
Sali Cobas INT per il sindacato di classe,Milano cobasint@tiscali.it
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