Nervi, impianti smontati nella
notte alla Kavo: i dipendenti danno l'allarme
La Fiom: nessuno ci ha avvertiti, l'azienda - che
produce materiali per dentisti - non è in crisi. Tensioni tra i lavoratori e
gli agenti della security. In fabbrica gli assessori Piazza e Rixi, alla
fine il trasloco viene sospeso, lunedì incontro in Confindustria
06 febbraio
2016
Il blocco
all'esterno della Kavo e il camion che trasporta via gli impianti
Sono
arrivati all'alba con i tir e protetti da guardie armate hanno portato via gli
impianti, in particolare gli stampi dei seggiolini per dentisti, core business
della Kavo Promedi, azienda tedesca controllata dal gruppo Usa Dahaner, che ha
la sua sede genovese in via del Commercio a Nervi. "E' stato un lavoratore
stamani a lanciare l'allarme dopo aver visto i tir", spiega il segretario
della Fiom Bruno Manganaro.Gli operai, stamani, dopo minuti di tensione con le
guardie, hanno avvertito la polizia che ha identificato gli uomini incaricati
del trasloco dei macchinari - una ditta polacca - che avevano mandato da parte
dell'azienda. Gli operai hanno continuato a presidiare il cancello
dell'azienda.
Alla Kavo Promedi di Nervi lavorano 16 operai e altri 6 a tempo determinato. "Giovedì un nostro funzionario - spiega Manganaro - aveva avuto un incontro con l'amministratore dell'azienda e nessun accenno è stato fatto a quanto sarebbe accaduto. L'azienda non è in crisi, tanto che aveva assunto 6 persone per poter affrontare le commesse".
Kavo, lo sconcerto di sindacati e operai per la fabbrica
"smontata" a Genova
Nel pomeriggio alla Kavo sono arrivati sia l'assessore comunale allo sviluppo economico Emanuele Piazza che il collega della Regione Liguria Edoardo Rixi, sono riusciti ad avere un incontro con l'amministratore delegato. Si è scoperto così che l'azienda aveva fatto partire le lettere di licenziamento e la lettera di apertura delleprocedure di licenziamento collettivo venerdì pomeriggio, lettere che probabilmente arriveranno lunedì. Nel frattempo è scattato il blitz sventato dai lavoratori. Nel pomeriggio, dopo un lungo confronto con i due assessori, l'azienda ha accettato di sospendere il trasloco e lunedì mattina alle undici incontrerà i sindacati in Confindustria.
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