Abbiamo
già scritto tanto, soprattutto abbiamo lottato molto, moltissimo,
per 4 mesi di fila, per difendere il posto di lavoro di tutti i
lavoratori da un imminente cambio appalto e per far rientrare i
lavoratori licenziati per repressione.
Scioperi,
proteste alla prefettura, manifestazioni in città, blocco del
magazzino... da ottobre a marzo hanno coinvolto la maggioranza dei
lavoratori del magazzino Kamila a Brignano con lo SlaiCobas sc.
Una
lotta dura resa ancora più difficile dal comportamento filoaziendale
e dal crumiraggio dei delegati e iscritti al Sicobas nel magazzino,
che non un'ora hanno fatto, hanno chiamato amici a lavorare durante
gli scioperi, hanno scavalcato i blocchi per entrare a muovere le
merci per la cooperativa.
Ma
per loro e il loro responsabile gli scioperi dello Slai Cobas per il
sindacato di classe erano solo 'capricci dei nostri delegati'.
Con
il cambio appalto, architettato in una situazione di emergenze in 48
ore, le cooperative hanno imposto un nuovo contratto di lavoro
peggiorativo, legittimato e firmato da Cgil Cisl Uil che da anni non
hanno più iscritti nel magazzino, convocate per l'occasione. Ma i
rapporti di forza creati con la lotta hanno impedito i licenziamenti
di massa.
I
lavoratori con lo SlaiCobas sc, sono passati alle nuove cooperative
con l'impegno comune di aprire una nuova mobilitazione per:
-riaffermare
i precedenti contratti aziendali conquistati dal 2011 con lo Slai
Cobas sc; -difendere le libertà e i diritti sindacali;
-riportare
al lavoro i compagni licenziati.
Ad
oggi abbiamo fatto un primo incontro interlocutorio dove abbiamo
messo sul tavolo queste rivendicazioni. A breve il prossimo.
Ma
qui torna alla carica l'azione del gruppetto del Sicobas, che messo
all'angolo dalle lotte, cerca la legittimazione delle cooperative,
invocando una firma.
Lo
fa proponendo una sua piattaforma, arretrata e in alcuni punti
reazionaria, con l'oggettivo intendo di:
-
firmare un proprio accordo, per primi, come segno di riconoscimento
sindacale da usare verso i lavoratori;
-
con la firma ottenuta dalle cooperative, mettere i lavoratori davanti
al fatto compiuto che un accordo c'è, un sindacato che fa accordi
c'è, non serve riprendere ancora con le mobilitazioni su altri punti
non importanti.
Un'azione
reciproca, mutualistica, tra questo gruppetto e le cooperative,
interpreti l'uno verso le altre di interessi convergenti.
Riconoscimento in cambio di pace produttiva.
Nella
piattaforma del Sicobas ci sono:
-una
proposta di miglioramento economico, che altro non è che una parte
del contratto interno preesistente cancellato con il cambio appalto;
-la
richiesta, che questo nuovo sindacato dell'ordine nel magazzino,
invoca alle cooperative, perché agiscano duramente, con la
repressione, !?!? contro due lavoratori che per ragioni personali
hanno litigato nel magazzino.
Sia
ben chiaro, questa piattaforma calata dall'alto per tutto il
magazzino, con i suoi contenuti arretrati e il metodo confederale,
non rappresenta niente di diverso dal comportamento tenuto durante
gli scioperi. Ne è solo una logica conseguenza.
Sui
precedenti fatti esistono già molti resoconti. Come esiste il
silenzio del Sicobas nazionale che mentre lotta in molti magazzini,
'non vuole vedere cosa succede a Brignano. (vedi ad esempio il caso
di Piacenza/GLS).
Non
vuole vedere il risultato di un gruppo, formato da un nostro ex
delegato, dimissionato dall'assemblea di tutti i lavoratori, per i
comportamenti che teneva con la cooperativa.
La
novità sta nel fatto che questa piattaforma è scritta su carta
ufficiale del Sicobas e inviata dai recapiti nazionali. Tutto quanto,
questo gruppetto ha fatto e sta ancora facendo a Brignano, è stato
quindi riconosciuto e accettato dal Sicobas nazionale?
Per
noi le cose stanno diversamente: serve prendere le distanze e
contrastare apertamente queste azioni. Lo abbiamo fatto e
continueremo a farlo.
Per
noi la realtà, quella prodotta dalla lotta parla sempre chiaro. Al
magazzino di Brignano ora c'è un solo sindacato che rappresenta i
lavoratori, lo SlaiCobas per il sindacato di classe, quello che con
la lotta ha resistito e difeso il posto di lavoro, nel cambio appalto
di aprile, per tutti i dipendenti della cooperativa.
Per
lo slai cobas s.c. Bg
Sebastiano
Lamera
-----------------------------
----------------------------
da: sicobas@legalmail.it"
<sicobas@legalmail.it>
Oggetto:
sollecito accordo S.I. COBAS -SBS-NEW UTILITY appalto KAMILA Brignano
Data:
22
aprile 2016 19:04:29 CEST
A:
CLSSRLPEC@PEC.IT,
NEWUTILITY@LEGALMAIL.IT, a.majolino@consulentidellavoropec.it
Cc:
lucaesestime@alice.it,
sindacatodiclasse@gmail.com
La
scrivente Organizzazione Sindacale Sindacato Intercategoriale Cobas,
facendo seguito al primo incontro tra le parti avvenuto in data 14
aprile 2016, in cui abbiamo potuto constatare la Vs. disponibilità
nelle trattative ed a risolvere alcune problematiche ereditate dalla
precedente gestione, siamo ora a rappresentare quanto in
allegato.
Auspichiamo
in breve tempo di raggiungere una intesa condivisa, formalmente
concretizzata, tenuto conto che la retribuzione dei lavoratori deve
essere proporzionata alla qualità ed alla quantità del lavoro
prestato, altresì, auspichiamo in un ambiente di lavoro sicuro e
soprattutto sereno addizionato da rispetto reciproco.
Da
ultimo, in vista della Vs. comunicazione di assemblea ordinaria (rif.
SBS) con lettera del 13 aprile 2016 , i lavoratori a noi associati,
mi hanno incaricato di comunicarVi lintenzione di presenziare in
luogo della seconda convocazione prevista per il giorno 26 aprile
2016 ore 14:00 presso HOTEL CRISTALLO in Bergamo, per il motivo di
usufruire del giorno 25 aprile 2016 di festività con la propria
famiglia.
In
attesa di un Vs. gradito riscontro, per intanto porgiamo:
Cordiali
saluti.
Per
il S.I. COBAS
Esestime
Luca
-------------------
SINDACATO
INTERCATEGORIALE COBAS
Sede
nazionale: via Marco Aurelio 31, 20127 Milano
tel.
02/49661440 fax 02/4966529
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