PORDENONE – Le ferie servono per il recupero
psico-fisico dei lavoratori e non sono uno strumento utilizzabile per la
gestione della flessibilità produttiva.
In sintesi questa è la motivazione con cui il
giudice del Lavoro del Tribunale di Pordenone, Francesco Riccio Cobucci, ha
dato ragione a 120 lavoratori dell’Electrolux di Susegana che due anni fa
avevano deciso di fare ricorso al giudice per dirimere una vertenza con
l’azienda. Oggetto del contendere l’utilizzo, a giudizio dei ricorrenti
arbitrario, non concordato nè autorizzato, delle ferie al posto degli
ammortizzatori.
Il ricorso «è stata un’iniziativa unitaria delle Rsu Fim Fiom e
Uilm di Susegana – ricorda Augustin Breda – ed è partita due anni fa dopo aver
raccolto le firme di adesione tra i lavoratori e anche le risorse per sostenere
le spese». Tutto nasce da un controllo sulla busta paga fatto da un lavoratore
che ha segnalato la cosa, replicata diverse volte tra giugno 2012 e ottobre
2013, quando – secondo i ricorrenti – Electrolux, utilizzando all’epoca la
cassa integrazione a riduzione d’orario (sei ore di lavoro giornaliero e le due
di differenza coperte dalla cassa integrazione straordinaria), abbia optato per
imputare a “ferie” le ore di non lavoro. Contestata anche la mancata
comunicazione preventiva di quella decisione aziendale. Alla richiesta di
ripristinare le ferie che erano state così utilizzate, Electrolux oppose un
rifiuto.
Da lì la decisione di adire le vie legali.
Il procedimento è durato due anni, la prima
udienza si svolse all’inizio dell’estate 2014, oggi la sentenza. «Diciamo che
siamo davvero molto soddisfatti di questo pronunciamento che stabilisce un
principio che potrà essere utile anche ad altri operai di altre aziende dove,
impropriamente, si utilizzano le ferie per gestire le fasi calanti
dell’attività produttiva. Questa sentenza – commenta Augustin Breda a nome dei
colleghi delle Rsu di Susegana – mette un punto fermo nel diritto
costituzionale e irrinunciabile del lavoratore alle ferie e un freno al
dilagare degli abusi delle imprese nell’uso improprio e fraudolento di questo
istituto. Un grazie a tutti i lavoratori e all’avvocato Giacomo Summa di Roma
che ci ha assistito i lavoratori».
Nessun commento:
Posta un commento