Rilanciare da categorie, luoghi di lavoro e territori (Como, Scacchi,
Carelli, Simeone, Grisolia, Durante)
di
Eliana Como, Luca Scacchi, Carlo Carelli, Nando Simeone, Franco Grisolia,
Francesco Durante
L’assemblea dell’8
luglio del sindacatoaltracosa – opposizione CGIL prosegue il percorso di
confronto che il Coordinamento nazionale ha aperto il 14 giugno scorso, che
continuerà nelle prossime settimane nei territori e nelle categorie e che si
concluderà all’inizio dell’autunno, con un’assemblea più ampia e
rappresentativa possibile, composta dal nostro coordinamento (delegati al
congresso e componenti CD di categoria) e da esponenti dei territori
(assemblee generali nazionali di categoria e assemblee generali regionali
confederali).
Questa discussione,
resa imprescindibile dalla repressione FIOM e CGIL e dal conseguente
abbandono di una parte del nostro gruppo dirigente (senza, al momento, grandi
riscontri nel quadro intermedio dei territori e delle categorie), deve
permetterci di approfondire e confrontarci con il difficile contesto (la
Grande crisi, la precipitazione delle contraddizioni e delle tensioni
mondiali, la lunga depressione italiana e la dispersione della coscienza e
dell’organizzazione di classe), con l’involuzione della CGIL (l’autoritarismo
e l’inconcludente ricerca di un patto dei produttori), con le difficoltà e le
divisioni del sindacalismo conflittuale e di classe.
Una discussione
necessaria per rilanciare l’iniziativa, a partire dalle 4 linee di intervento
indicate dal documento del Coordinamento nazionale: la difesa del pluralismo,
la ripresa della lotta contro il governo, il contrasto con la linea
contrattuale della maggioranza, la necessità di sostenere, connettere e dare
protagonismo alle diverse lotte e vertenze oggi disperse.Una discussione indispensabile per avviare anche una ri-organizzazione, nel quadro di un’area sindacale ancora piccola ma plurale, anche affrontando i nostri limiti e ridefinendo le nostre strutture. In particolare, secondo le indicazioni del CN del 14 giugno, proponiamo ai compagni e alle compagne nei territori e nelle categorie di valutare tre criteri per la ridefinizione di queste strutture.
1. Il coordinamento
nazionale deve assumere un ruolo più attivo e continuativo, come momento di
discussione e definizione partecipata della linea sindacale, vero organismo
dirigente collettivo dell’area. Per questo deve riunirsi periodicamente,
almeno 2/3 volte all’anno, ritrovando la sua piena composizione che comprende
i delegati e le delegate all’ultimo congresso, i componenti degli organismi
centrali CGIL e dei direttivi nazionali di categoria, i coordinatori
regionali dei territori eventualmente non rappresentati.
2. L’esecutivo
nazionale, pur con l’attenzione che non superi significativamente gli attuali
limiti dimensionali, deve essere tuttavia ridefinito, a partire
dall’esplicitazione dei criteri di rappresentanza dei suoi componenti. E’
importante infatti che nella direzione dell’area, a differenza di come è
avvenuto nel passato, sia evidente il rapporto con i territori o le categorie
di appartenenza, e quindi i rispettivi componenti siano individuati dai
rispettivi coordinamenti. Come è importante, nell’ottica di una maggiore
considerazione delle dinamiche dello scontro di classe, che siano
rappresentate realtà dove l’area ha l’autorevolezza e la capacità concreta di
influire nel conflitto, perché è maggioranza tra i lavoratori e le
lavoratrici del proprio stabilimento, uffici o unità lavorativa. Proponiamo,
quindi, che nell’esecutivo siano presenti, oltre ai componenti degli
organismi centrali CGIL, anche alcuni delegati dei luoghi di lavoro dove
abbiamo chiari rapporti di forza in grado di pesare nei loro territori, nei
settori di appartenenza e anche nelle dinamiche più complessive dello scontro
di classe, individuandoli con criteri oggettivi che discuterà il
coordinamento nazionale.
3. Il gruppo
operativo, composto come oggi dai componenti degli organismi centrali della
CGIL, deve esser il reale organismo collegiale di gestione quotidiana e
operativa dell’area, superando in questo senso la logica leaderistica del
passato.
Da qui al prossimo
Congresso, sulla base dei 4 punti politici prima individuati, oltre che di
una nuova struttura plurale che vogliamo più rappresentativa e meno
verticistica di quella del passato, crediamo ci siano le condizioni per
rilanciare l’opposizione CGIL e provare a lavorare per la ripresa del
conflitto sociale, in direzione ostinata e contraria.
Eliana Como, Luca
Scacchi, Carlo Carelli, Nando Simeone, Franco Grisolia, Francesco Durante.
https://sindacatounaltracosa.org/2016/07/11/riorganizzare-e-rilanciare-larea-da-categorie-luoghi-di-lavoro-e-territori-como-scacchi-carelli-simeone-durante/
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