All'Ilva di Taranto, quando si riesce a
votare o a liberamente non votare senza il ricatto del lavoro, dell'azione dei
capi, dei sindacalisti del piccolo favore e della clientela gli operai Ilva
respingono in massa i padroni, i sindacati confederali e non solo,
il risultato è clamoroso su 10.994
aventi diritto
hanno votato 1808 lavoratori il 16,5% e hanno votato si 960 - i no sono 838 quindi meno di 1 lavoratore su 10 ha approvato il contratto dei padroni
gli operai hanno seppellito in massa il referendum FARSA FIM-UILM-FIOM con tanti operai 'che si sono spesi in assemblee a spiegare nei minimi dettagli l'ennesima beffa ai danni dei lavoratori...
hanno votato 1808 lavoratori il 16,5% e hanno votato si 960 - i no sono 838 quindi meno di 1 lavoratore su 10 ha approvato il contratto dei padroni
gli operai hanno seppellito in massa il referendum FARSA FIM-UILM-FIOM con tanti operai 'che si sono spesi in assemblee a spiegare nei minimi dettagli l'ennesima beffa ai danni dei lavoratori...
Il problema ora come prima del
referendum è riuscire a trasformare il rifiuto operaio in organizzazione di
massa di lotta e rivolta operaia.
Questa strada è inevitabile a fronte di
quanto succede all'Ilva e al livello nazionale e deve essere percorsa!
Slai Cobas per il sindacato di classe
slaicobasta@gmail.com
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