I LAVORATORI DELLA LOGISTICA CHIEDONO SICUREZZA E VENGONO LICENZIATI
Presidio in piazza Vittorio Veneto dalle ore 16.00 a Bergamo
Centinaia di provvedimenti disciplinari, e nuovi licenziamenti repressivi, sono il nuovo capitolo della vertenza al magazzino Kamila di Brignano e Calcinate.
Un vero caso politico ma nessuno muove un dito.
Banda Said che non è rimasto ucciso per miracolo il 19 dicembre investito da un muletto in velocità, 70 gg di prognosi, ha ricevuto al letto di ospedale una vergognosa sanzione disciplinare,
Nimal investito allo stesso modo il 3 gennaio ha riportato fortuitamente lesioni più lievi,
ma il problema è sempre quello:
lavoratori spinti a ritmi impossibili lavorano a proprio rischio compromettendo anche la sicurezza dei compagni di lavoro
Abbiamo chiesto che si indaghi su come si lavora nel magazzino, che vengano aperte le porte ad ATS e DTL sotto il coordinamento della Prefettura
Abbiamo documentato almeno 5 mancati infortuni gravi tra novembre e dicembre
Il 3 gennaio nemmeno a Rai3 è stato permesso di entrare nel magazzino.
Oggi riprende una nuova ondata di mobilitazioni
presidio in piazza Vittorio Veneto dalle ore 16.00 a Bergamo
Facciamo appello alla stampa e tv ad essere presente
Da domani nuove iniziative
Per la salute e sicurezza
per la verità sull'infortunio di Banda Said
per il ritiro di tutti i provvedimenti disciplinari e dei licenziamenti
per la difesa dei posti di lavoro nei magazzini Kamila e Calcinate a rischio per il meccanismo dei cambio appalto
Slai cobas per il sindacato di classe - Bergamo
I lavoratori che chiedono salute e sicurezza al lavoro
vengono licenziati
Centinaia di provvedimenti disciplinari, e nuovi licenziamenti repressivi, sono il nuovo capitolo della vertenza al magazzino Kamila di Brignano e Calcinate.
Un vero caso politico ma nessuno muove un dito.
Banda Said che non è rimasto ucciso per miracolo il 19 dicembre investito da un muletto in velocità, 70 gg di prognosi, ha ricevuto al letto di ospedale una vergognosa sanzione disciplinare,
Nimal investito allo stesso modo il 3 gennaio ha riportato fortuitamente lesioni più lievi,
ma il problema è sempre quello:
lavoratori spinti a ritmi impossibili lavorano a proprio rischio compromettendo anche la sicurezza dei compagni di lavoro
Abbiamo chiesto che si indaghi su come si lavora nel magazzino, che vengano aperte le porte ad ATS e DTL sotto il coordinamento della Prefettura
Abbiamo documentato almeno 5 mancati infortuni gravi tra novembre e dicembre
Il 3 gennaio nemmeno a Rai3 è stato permesso di entrare nel magazzino.
Oggi riprende una nuova ondata di mobilitazioni
presidio in piazza Vittorio Veneto dalle ore 16.00 a Bergamo
Facciamo appello alla stampa e tv ad essere presente
Da domani nuove iniziative
Per la salute e sicurezza
per la verità sull'infortunio di Banda Said
per il ritiro di tutti i provvedimenti disciplinari e dei licenziamenti
per la difesa dei posti di lavoro nei magazzini Kamila e Calcinate a rischio per il meccanismo dei cambio appalto
Slai cobas per il sindacato di classe - Bergamo
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