27 febbraio - da Taranto: Diritto al Documento di identità - MARTEDI' 28 manifestazione dei migranti di Paolo VI al Comune



Come fu per i migranti del Bel sit, anche i migranti di Paolo VI, che stanno da più di 10 mesi a Taranto chiedono di poter essere iscritti all'anagrafe e avere il Documento di identità.
Ma, come fu per il Bel sit, anche l'associazione "Noi e Voi", che gestisce Paolo VI non vuole riconoscere questo diritto. 
PER QUESTO I MIGRANTI DI PAOLO VI FARANNO UN PRESIDIO IN PIAZZA CASTELLO MARTEDI' 28 DALLE ORE 9, PER CHIEDERE AL COMUNE DI INTERVENIRE. 

Lo Slai Cobas nei giorni scorsi ha inviato una lettera al Segretario Generale del Comune, ricevendo però una risposta negativa.
Segue la   DALLA RISPOSTA DELLO SLAI COBAS 
Al Segretario Generale Dr. De Carlo

27 febbraio - Rischio prescrizione al processo per Amianto all'Isochimica (AV)



Processo Isochimica, operai: presto o sarà tutto inutile!
Guada l'intervista a Nicola Abrate, ex operaio: «Si rischia la prescrizione»
Avellino.  
 di Andrea Fantucchio
«Questo non è il processo dei lavoratori dell'Isochimica, ma di tutta la città di Avellino. Noi siamo stati bravi in questi anni a sensibilizzare l'opinione pubblica. E abbiamo portato in tribunale, uno dei più grandi disastri ambientali italiani». Ascoltiamo Nicola Abrate, ex operaio Isochimica. (Clicca sulla foto di copertina e guarda le interviste di Angelo Giuliani. Riprese e montaggio: Matteo Piscopo). 
Questa mattina in tribunale per l'udienza sulle morti legate all'ex Isochimica. Il processo è entrato nel vivo. Si è finalmente entrati nella fase dibattimentale.

26 febbraio - Dall'Osservatori di Bologna



Come curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro chiedo di dedicare l'Otto Marzo a Lisa Picozzi un'ingegnera edile morta sul lavoro, precipitando in un lucernario non a norma di legge, mentre eseguiva un sopralluogo sulla superficie di un edificio in Puglia. Lisa è il simbolo dell'emancipazione femminile. Nessuno più di lei rappresenta la donna moderna.
MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO NEL 2017
Al 26 febbraio
95 MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO
(oltre 200 con le morti sulle strade e in itinere)

26 febbraio - Appello ai lavoratori della scuola



USB invita gli insegnanti a non usare la Carta Docenti per sostenere l’occupazione israeliana

L’USB invita gli insegnanti a non utilizzare la “carta docente” per l'acquisto di prodotti Hewlett Packard (HP) poiché HP fornisce materiale e prodotti che vengono impiegati da Israele nel controllo repressivo e coercitivo del territorio occupato palestinese a partire dai posti blocco, passando per le carceri. Il governo israeliano ha impresso un’ulteriore accelerazione alla politica antipalestinese, come testimonia la decisione di costruire oltre 3000 nuovi alloggi, negli insediamenti illegali. Questo è l'ultimo atto di un processo iniziato nel 1948 e che vede oggi Israele occupare la quasi totalità della Palestina storica. Contro questa occupazione lunga e tremendamente ingiusta diviene sempre più importante rafforzare la campagna di Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele che l'USB sostiene. La campagna BDS ha rivolto la sua protesta verso la multinazionale High Tech Hewlett Packard, di seguito è riportato l’appello.
USB Scuola USB Dipartimento Internazionale
Car* insegnanti e docenti,

25 febbraio - Fit-Cisl servi dei padroni della logistica, contro i lavoratori in lotta



La Fit-CISL   fomenta la guerra tra poveri contro
i licenziati politici Safim  – VERGOGNA  !
In un comunicato del 21 febbraio la Fit-CISL e congiunti ? “Rsa” scrivono : “purtroppo durante la scorsa notte si sono verificati episodi inspiegabili da parte di persone sconosciute che hanno bloccato l’uscita dei mezzi aziendali.” 
PERSONE SCONOSCIUTE?  SAID, MOHAMED, MAHMUD, AMID?  CHE INSIEME AD ALTRI LAVORATORI PROTESTAVANO PER I LICENZIAMENTI? 
TUTTI I LAVORATORI DELLA SAFIM SANNO CHI SONO, SAID, MOHAMED, MAHMUD, AMID,..QUELLI CHE HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI LOTTARE PER TUTTI E DI DENUNCIARE LA SAFIM 
LA FIT-CISL NELLO STESSO COMUNICATO INCITA I LAVORATORI E LE AUTORITA’ AD ANDARE CONTRO LE PROTESTE DI SAID, MOHAMED, MAHMUD E AMID.
PARADOSSALE IL PRETESTO DELLA DIFESA DEL POSTO DI LAVORO, QUANDO SOLO NELL’ULTIMO ANNO LA SAFIM HA LICENZIATO DECINE DI LAVORATORI NELL’ASSOLUTO SILENZIO DELLA FIT-CISL.

venerdì 24 febbraio 2017

24 febbraio - Aggiornamenti da Taranto: I lavoratori della Pasquinelli, dopo l'ennesima assenza del Comune al Tavolo della Provincia, sono dalle ore 12 in assemblea permanente sul posto di lavoro




Attualmente sono andati sull’impianto il presidente dell’Amiu, e un dirigente.
MA E’ NECESSARIO L’INCONTRO CON IL COMUNE

L’AVVISO FATTO

Al SINDACO DI TARANTO
ALL'ASSESSORE FRANCESCO COSA
epc al capo di gabinetto, Licciardello

AL PRESIDENTE DELL'AMIU
epc AL RESPONSABILE DELLA PASQUINELLI

AL COMMISSARIO LIQUIDATORE, DR.SSA CHIECHI

ecp alla PREFETTURA DI TARANTO

TA. 24.2.17
OGGETTO: assemblea all'impianto Pasquinelli dell'Amiu
La scrivente O.S
preso atto che il Comune di Taranto questa mattina ancora una volta non si è presentato all'invito della Provincia al Tavolo sulla procedura di licenziamento per i dipendenti de L'Ancora in liquidazione, nè ha inviato alcuna comunicazione;
tenendo presente che il Presidente dell'Amiu, presente all'incontro, non ha potuto fornire notizie circa il proseguimento dell'attività lavorativa per i lavoratori della Pasquinelli, sia all'atto del fermo impianto per i lavori di automazione, sia successivamente a tali lavori, essendo solo il Comune responsabile delle eventuali soluzioni occupazionali;
tenendo presente che la situazione dei lavoratori della Pasquinelli resta molto incerta ed è fonte di forti preoccupazioni, dato che, a differenza degli altri servizi, nessuna gara d'appalto per la continuità del servizio è stata avviata o si intende al momento avviare 
COMUNICA
che i lavoratori dell'impianto Pasquinelli sono in assemblea e chiedono un immediato incontro costruttivo col sindaco e assessore al lavoro. I lavoratori riprenderanno l'attività lavorativa appena l'incontro richiesto si realizza.

24 febbraio - UN'APPELLO: Giù Le mani dalla Innse



Sottoscrizione. 10.000 Euro per gli operai della INNSE
Il benevolo padrone Camozzi ci ha sommerso di denunce, lettere di sospensione, multe.
Ci trascina da un’aula all’altra del tribunale del lavoro di Milano. Per vendicarsi della nostra resistenza allo smantellamento della fabbrica sta impegnando i giudici di Milano in un lavoro estenuante. E’ arrivato sino a rifiutare l’arbitrato dell’ispettorato del lavoro e chiede al giudice di esaminare quasi 40 provvedimenti disciplinari, dalle multe ai 3 giorni di sospensione.
Come operai della INNSE, oltre alle iniziative sindacali in fabbrica, ci siamo attrezzati per rispondere legalmente, causa per causa, udienza per udienza ma tutto ciò ha un costo esagerato. Il benevolo Camozzi ha tanti soldi da investire in studi legali, guardie, carte bollate, la sua potenza economica la usa contro di noi. Noi dovremmo avere il supporto legale della Fiom di Milano, siamo tutti iscritti paghiamo la tessera in media da 30 anni. Ma la Fiom ci ha abbandonati da quando abbiamo votato tutti NO al loro schema di accordo inconsistente. Non ci rimane nient’altro che la solidarietà degli operai come noi, dei sostenitori ed anche di chi non è qui, ma capisce che alla INNSE si sta combattendo una lotta fra prepotenza e giustizia sociale. Vi ringraziamo anticipatamente per il vostro contributo.