Aveva sostituito i lavoratori
in sciopero, condannata l'azienda che gestisce la Reggia di Venaria
Riconosciuta
la condotta antisindacale: Coopcultura poteva usare addetti "a
chiamata", ma avrebbe dovuto comunicarlo al sindacato
di STEFANO
PAROLA
13 marzo
2017
Il Tribunale
di Ivrea ha accolto il ricorso presentato dal sindacato Usb e ha condannato per
condotta antisindacale la Coopculture, l'azienda che fornisce i servizi di
biglietteria e sorveglianza alla Reggia di Venaria. La questione riguarda lo
sciopero indetto dall'Usb il 6 gennaio, con l'impresa che aveva mantenuto aperta la
residenza sabauda utilizzando alcuni addetti "a chiamata".
La sentenza, però, non punisce questa operazione, bensì il fatto che Coopculture non abbia informato delle sue scelte i rappresentanti sindacali:
"Il giudice sentenzia che l'azienda non
ha seguito le indicazioni di legge che impongono di comunicare preventivamente
non solo i lavoratori precettati ma anche i modi e i tempi del servizio
previsto e dunque ha commesso attività antisindacale, andando a ledere il
diritto di sciopero", fa sapere l'Usb in una nota. La sentenza, però, non punisce questa operazione, bensì il fatto che Coopculture non abbia informato delle sue scelte i rappresentanti sindacali:
Sulla
vicenda non era stato sollevato alcun rilievo da parte della commissione di
garanzia, anche perché l'azienda aveva dimostrato che la chiamata dei
lavoratori esterni era stata programmata prima della proclamazione di sciopero,
per far fronte a giornate di grande afflusso. In ogni caso, il giudice
raccomanda esplicitamente a Coopculture e al sindacato di incontrarsi per
stabilire come gestire eventuali altri scioperi futuri. La sentenza, tra
l'altro, rimbrotta pure il Consorzio La Venaria, sottolineando che avrebbe
comunque dovuto interessarsi alla vicenda anche se si trattava di un servizio
affidato a una ditta esterna. "Con questa condanna il consorzio e la
cooperativa sono tenuti a ricordarsi che a fianco all'interesse del padrone di
casa di tenere sempre tutto aperto c'è il diritto dei lavoratori a scioperare
nei limiti ma anche con le garanzie previste dalla legge. Le conseguenze
negative dello sciopero non si possono risolvere con l'arbitrio dell'azione
d'imperio", commenta l'Usb, che nella vertenza è stata seguita
dall'avvocato Silvio Chiodo.
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