Palermo
Si continua a morire da clochard,
nell’assoluta indifferenza di Stato, governi, istituzioni locali, degni
rappresentanti di un sistema sempre più disumano e barbaro, che va spazzato via
Giorni fa, a Palermo, è stato barbaramente
ucciso, bruciato vivo all’interno della missione San
Francesco, di piazza Cappuccini, un
altro senzatetto, Marcello Cimino, 45 anni; un uomo mite e
gentile, che non disturbava nessuno, come hanno tenuto a sottolineare tutti
coloro che lo hanno conosciuto.
Dalle cronache è emerso che a dargli
fuoco, come se nulla fosse, sia stato un altro uomo, un benzinaio, che non
sopportava l’idea che la moglie, da cu si era da poco separato, potesse
rivolgere attenzioni al clochard.
Alcuni giornalisti, pensando di potersi
lavare la sporca coscienza borghese, hanno detto che si è trattato solo di una
tragedia maturata nel degrado, ma sappiamo tutti bene, che non è affatto così.
L’esistenza dei clochard e questo
ulteriore atroce delitto sono il risultato di un sistema oramai in cancrena,
che affama e devasta la vita della maggioranza della popolazione, e che emana
un humus, una ideologia sempre più disumana, di oppressione e sopraffazione dei
più deboli, che penetra TUTTE le classi sociali. Per non parlare dei fascisti -
protetti dallo stato e dalla polizia- che si divertono a colpire impunemente i
clochard, così come pure gli immigrati clandestini, le prostitute, gli anziani,
le donne.
In Italia, dove a causa dell’’avanzata
della crisi, il numero dei cosiddetti barboni, è aumentato notevolmente
(secondo le ultime stime, sono oltre 60 mila), sono centinaia quelli morti,
oltreché perché ammazzati, anche per il freddo, o per malnutrizione, per
mancanza di cure sanitarie, per esalazioni e incendi, dovuti a bracieri
difettosi o perché si suicidano.
A questi disperati si aggiungono i 10
milioni di poveri, di donne e uomini senza lavoro, senza futuro, a cui viene
negata la stessa sopravvivenza, figurarsi un’esistenza, una vita dignitosa.
Tutto questo massacro, questa “strage
silenziosa” diventa ancora più insopportabile alla luce dell’ostentato lusso
della borghesia, dei ricchi, sulla pelle delle masse popolari. Per non parlare
del dilagare della corruzione nelle istituzioni, dal nord al sud, dove alle
ruberie dei politici, si aggiungono anche i milioni di euro spesi dai governi,
nazionale, regionali (si veda pure quello di Crocetta) e comunali, per gli
incarichi esterni ai tanti galoppini di ogni colore politico (portaborse,
segretari particolari, consulenti ecc.).
Si tratta di misfatti che, unitamente alle
politiche antipopolari, della macelleria sociale, scellerate - portate avanti
da governi e partiti, ora di centrodestra, ora di centrosinistra, che seminano
solo disoccupazione, miseria e lutto - fanno ribollire il sangue, soprattutto
dei proletari e ancor di più, delle masse femminili, che sono quelle più
colpite, considerate lo zerbino della società, su cui si scarica di tutto e di
più.
Pertanto, altro che riforme, che elezioni!
La storia e la vita di tutti i giorni ci insegnano che non è possibile alcun
cambiamento se non si estirpa la “radice del male, di tutti i mali”: il sistema
capitalistico, fondato sul DIO DENARO e sul PROFITTO; sistema che mercifica e distrugge
ogni cosa, perfino i sentimenti, il senso di solidarietà, di umanità e le vite
umane.
L’esistenza dei clochard e dei milioni di disperati del terzo millennio
dimostrano il fallimento, non di queste persone, ma dell’intero sistema e della
sua società sempre più marcia, crudele e barbara.
OGGI
PIU’ CHE MAI, PER TUTTI I DISEREDATI DELLA TERRA,
UNICA
SOLUZIONE, LA RIVOLUZIONE!
Pa, 14.03.2017
Lavoratrici SLAI Cobas sc. Policlinico -Palermo
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