Eternit condannata in Belgio
La colpevolezza dell’azienda per la morte di un suo
dipendente confermata in appello
martedì
28/03/17 16:48 - ultimo aggiornamento: martedì 28/03/17 17:33
Eternit è stata nuovamente condannata in Belgio poiché, pur
sapendo fin dagli anni Settanta che l’amianto era altamente cancerogeno, non
adottò misure adeguate a proteggere la salute dei propri lavoratori e di chi
viveva vicino alle fabbriche. La Corte d’appello di Bruxelles ha confermato
martedì la sentenza che ha accertato la colpevolezza dell’azienda per la morte,
nel 1987, di Pierre Jonckheere nella causa intentata dalla moglie Françoise.
Nel frattempo anche la donna, diventata bandiera della lotta di tutte le
vittime belghe dell’amianto, è deceduta per mesotelioma e così anche due dei
suoi cinque figli. I giudici hanno respinto le tesi della difesa della società
(prescrizione del reato e buona fede, poiché gli effetti dell’amianto non
sarebbero stati accertati prima del 1970). Al contempo hanno però ridotto da
250'000 a 25'000 euro l’indennizzo per una questione formale. In prima istanza
il risarcimento era stato accordato a tutti gli eredi che hanno proseguito la
causa. In realtà, spiega la sentenza d’appello, ne andava concesso uno solo.
Diem/ATS
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