L’incontro a Roma del 19 con il sottosegretario
Bellanova conferma tutti i se e tutti i ma già visti in passato, e in più la
“sorpresa” del ritorno in campo della Fiat!, ma soprattutto conferma la cassa
integrazione fino al 2019!
Ricapitoliamo ancora una volta: questo accordo
dovrebbe confermare le decisioni già prese in passato, e cioè:
22 milioni
di investimento pubblico
47 operai
rientrano entro settembre 2017
80 operai
rientrano entro dicembre 2017
100 operai
rientrano entro aprile 2018
Più i 123 che sono già “rientrati” fanno in tutto 350
tondi tondi, ne mancherebbero all’appello altri 350 più quelli dell’indotto…
possiamo chiamarlo un “accordo” questo? O si tratta soltanto della firma,
quando gliela fanno mettere, sotto un pezzo di carta presentato dai padroni? Lo
stiamo dicendo fino alla noia: questa trattativa serve a mandare a casa in
maniera lenta e “indolore” (non indolore per gli operai dell’indotto), gli
operai ex Fiat con i soldi pubblici!
Marchionne, sta utilizzando di fatto questa azienda
come copertura per sfruttare manodopera operaia praticamente gratis!!! E adesso
addirittura apertamente come FCA! Con il vecchio “ricatto occupazionale”, come
piace dire ai sindacati confederali, il padrone può decidere tempi e modi di
utilizzo degli operai. E i “rappresentanti” sindacali, Fiom, Fim, Uilm, si
dicono soddisfatti!!! continuando a sguazzare in questa situazione, perché
comunque loro hanno i distacchi, i permessi sindacali, fanno carriera sindacale
e politica… questo è il loro modo di essere! Gli operai ex Fiat fino a questo
momento si sono “salvati”, perché sono comunque un bel numero e rappresentano
quindi qualche problema di “ordine pubblico” per politici e polizia, ma
soprattutto si cerca di tenerli buoni sempre perché portano voti alle elezioni
di ogni tipo! Ma non è mai troppo tardi perché gli operai decidano di guidare
da sé, autorganizzandosi, questa vertenza e darle la dignità che le spetta!
***
Vertice a Roma. Presentato il programma per potenziare
la produzione nello stabilimento. Soddisfatti i sindacati. Il sindaco Giunta.
“Resteranno 700 dipendenti”
Termini, Blutec conferma l’assunzione degli operai ex
Fiat
Si è tenuto ieri, presso il ministero dello Sviluppo
economico, presieduto dalla viceministra Bellanova, l’incontro con la direzione
aziendale della Blutec per la verifica dello stato di avanzamento del piano di
reindustrializzazione e rioccupazione dei lavoratori di Termini Imerese.
L’azienda del gruppo Metec/Stola ha presentato il cronoprogramma aggiornato per
la definitiva realizzazione della prima fase del piano di reindustrializzazione
e occupazione. Prima fase che vede un investimento pari a 22 milioni e un piano
occupazione che vedrà rientrare entro settembre, accanto ai 123 impiegati ad
oggi, altri 47 lavoratori per la realizzazione di una commessa per la
produzione di motoveicoli a tre ruote, altri 80 entro dicembre 2017 per la
partenza del progetto e allestimento del Doblò con motore elettrico e ulteriori
100, entro aprile 2018, per la realizzazione della linea di produzione “Lighting”
e “Chemical”. Domani, sarà definitivamente confermata la partenza del progetto
“Doblò elettrico”, in collaborazione con Fca, come emerso dalle verifiche
effettuate dalla viceministra Bellanova. L’azienda ha confermato di aver
formalizzato le procedure verso il ministero del Lavoro per garantire una
copertura salariale attraverso gli ammortizzatori sociali fino al 2019. “Torniamo
a Termini Imerese – ha detto il sindaco Francesco Giunta – con cauto ottimismo
soprattutto per le dichiarazioni del sotto segretario Bellanova che ha
comunicato di avere avuto rassicurazioni direttamente dai vertici di FCA per la
conversione in vettura elettrica del Doblò. Inoltre è stato confermato che i
700 dipendenti resteranno sempre tali, anche se alcuni di loro nel corso degli
anni andranno in pensione, si potrà così dare la possibilità agli operai
dell’indotto di essere assorbiti da Blutec. Il gruppo Metec/Stola, inoltre, ha
assicurato che la tempistica sarà rispettata”. Il sindaco ha, inoltre, chiesto
che questi ritardi e rinvii non si verifichino più perché per il rinnovo della
cassa integrazione è strettamente legato al progetto di rilancio e
all’avanzamento dello stesso. “La Blutec – dice Giunta – ci ha anche
rassicurato che ci sono aperte pure altre trattative con aziende
automobilistiche di fama internazionale. Nei prossimi giorni seguiranno nuovi
incontri in Sicilia tra l’amministrazione comunale, i sindacati e la Blutec per
monitorare la situazione cercare insieme tutte le soluzioni possibili atte alla
salvaguardia dei livelli occupazionali”. “Le conferme degli impegni assunti –
spiega Giovanni Scavuzzo rappresentante Fim Cisl in Blutec – sono un fatto
positivo, come quelle che dovremmo avere in settimana sulla trasformazione a
Termini Imerese dei 7 mila Doblò l’anno da motore termico a elettrico e ibrido
dal 2018, il rientro dalla cassa a settembre di 47 operai e di altri 80 entro
dicembre. Per l’anno prossimo invece dovrebbe partire il piano B con le altre
vetture da trasformare e i 440 rientri finali. La cig dovrebbe essere
confermata fino al 24 settembre del 2019, un altro biennio, dunque, almeno
secondo quanto garantito dal Ministero del Lavoro. Non giunge però nessun altro
segnale di ulteriori ipotesi industriali oltre Blutec che diano possibilità
anche all’indotto, lo chiediamo da tempo, si pensi anche a questi lavoratori e
ad un rilancio industriale complessivo del territorio”. “Il progetto di Termini
Imerese è ad un passaggio cruciale – lo riferisce Gianluca Ficco, segretario
nazionale della Uilm. Blutec ci ha innanzitutto informati di ciò che è stato
fatto nelle ultime settimane, ossia del tentativo di contattare in Cina alcuni
player della mobilità elettrica e dell’arrivo dei primi macchinari a Termini
Imerese. Speriamo che le tempistiche illustrateci stavolta siano davvero
rispettate, giacché siamo quasi fuori tempo massimo, specie se si considera che
il Jobs Act ha posto nuovi e stringenti limiti all’’utilizzo degli
ammortizzatori sociali. “La Fiom valuta positivamente la definitiva conferma
della realizzazione del Doblò elettrico – dicono Roberto Mastrosimone,
segretario generale Fiom Sicilia e Michele De Palma - seppur con consistente
ritardo, l’implementazione dei macchinari istallati e in via di installazione
all’interno dello stabilimento. Restano tutte da confermare le restanti
iniziative industriali per la completa occupazione dei lavoratori di Termini
Imerese. La Fiom, insieme alle altre organizzazioni sindacali, invierà una
lettera al ministero del Lavoro per un confronto sull’utilizzo degli ammortizzatori
sociali e per verificare le condizioni di pensionamento per i lavoratori
usurati.”
Giornale di Sicilia
20 luglio ’17
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