Sda Carpiano: Crumiri e
mafiosi all'attacco del presidio
GRAVISSIMA
AGGRESSIONE SQUADRISTA CONTRO OPERAI SDA IN SCIOPERO A CARPIANO
I facchini della
SDA di Carpiano organizzati con il SI Cobas sono in sciopero da oltre una
settimana per ottenere garanzie contro i licenziamenti dopo un improvviso
cambio
lunedì 25
settembre, poco dopo le ore 21, squadracce filopadronali provenienti da diverse
città, composte da 100-200 persone, hanno aggredito il presidio di operai che
ininterrottamente da 8 giorni sostiene lo sciopero davanti al magazzino
SDA di Carpiano, tentando di disperderlo. Un lavoratore è stato investito con
un’auto lanciata a tutta velocità, e ha subito lesioni a un
piede; un altro lavoratore è stato accoltellato a una mano e ha subito lesioni
a un occhio. Solo la pronta e coraggiosa reazione di autodifesa degli operai ha
evitato il peggio e costretto gli aggressori a ritirarsi.
Si tratta di
una aggressione organizzata e preannunciata da qualche giorno sulla lista
chiusa di Facebook “SDA Express Courier”, nella quale sono presenti anche
dirigenti e capi SDA, oltre a padroncini di furgone, con un forte livore
razzista contro gli immigrati e contro le lotte operaie e i cobas (uno di loro
ha la foto di Mussolini sul proprio profilo), e provenienti da diverse
province, soprattutto del Sud e del Centro. Come abbiamo denunciato, a questa
lista è iscritto anche il capo del Sol Cobas Fabio Zerbini, che in un post li
istigava a intervenire annunciando che lunedì il Sol Cobas avrebbe cercato di
forzare il blocco coi suoi iscritti (in realtà gli operai in sciopero non hanno
mai impedito a chi voleva di entrare a lavorare).
Si tratta di
una gravissima aggressione il cui obiettivo era sgomberare il presidio con i
tipici metodi della violenza fascista, colpire i lavoratori in prima fila e
demoralizzare gli altri, per indurli a e rientrare al lavoro senza le garanzie
richieste (innanzitutto il mantenimento della non applicazione del jobs act in
materia di licenziamenti). Questo nell’imminenza delle trattative tra la
cooperativa subentrante e il SI Cobas, previste per oggi martedì dopo che
domenica Poste e SDA avevano diffidato la cooperativa dal trattare con il SI
Cobas. Vanno chiariti i rapporti tra i dirigenti SDA e gli autori
dell’aggressione, e le loro responsabilità. In realtà lunedì la SDA (una
controllata di Poste Italiane) ha attuato una serrata, tenendo chiusi i
cancelli, non solo a Carpiano, ma anche a Bologna, dove ai lavoratori che,
sospeso lo sciopero, si sono recati a lavorare, non è stato permesso di entrare,
in violazione della legge.
Chiamiamo
tutti i lavoratori, e coloro che stanno dalla parte degli sfruttati a portare
il loro sostegno ai lavoratori della SDA di Carpiano e alla loro lotta per
difendere le conquiste ottenute. I lavoratori di diversi magazzini (anche a
Brescia, Bologna, Roma) sono scesi in sciopero a sostegno dei loro compagni di
Carpiano. L’unità e la determinazione dei lavoratori ha respinto la violenza
squadrista e respingerà ogni tentativo della SDA di cancellare le conquiste
strappate con la lotta!
Tutta la
nostra solidarietà e il nostro sostegno ai compagni feriti nell’aggressione.
SI Cobas
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