SLAI Cobas per il sindacato di classe
Sede legale: Taranto v. Rintone, 22 telefax
099/4792086 – 347/5301704 – C.F. 90177580736 - e mail: cobasta@gmail,com
TA. 16.5.18
Al SINDACO, MELUCCI, DI TARANTO
AL SEGR. GENERALE COMUNE DI TARANTO
All'Assessore Motolese
Alla Direzione della Pubblica Istruzione
TARANTO
DENUNCIA
situazione delle lavoratrici degli asili comunali
addette ad attività ausiliariato e pulizia
La scrivente
O.S., Slai Cobas per il sindacato di classe, denuncia a codesta Amministrazione
comunale il mancato controllo sulle violazione di norme contrattuali e leggi
commesse dalla Ditta appaltatrice, nei confronti delle lavoratrici degli asili
nido, scuole materne e centro dell'infanzia comunali, addette all'attività di
pulizie e ausiliariato.
L'Amministrazione
comunale, Ente appaltante, è obbligata in solido, in quanto ha l'obbligo di
controllare il pieno rispetto di norme e leggi.
Ai sensi
della legge 25 gennaio 1994 n. 82 , del DM 07.07.1997 n. 274, della direttiva
del 26.02.2014 n. 2014 / 24 UE, del la legge 276 / 2003 , il Committente –
specialmente quello pubblico - deve vigilare sulla corretta esecuzione
dell’appalto e sulla corretta applicazione della disciplina lavoristica in
ambito retributivo e previdenziale. La stazione appaltante dovrebbe altresì ai
sensi del DM 274 / 1997 vigilare sulle e violazioni in materia previdenziale ed
assicurativa ed a ogni obbligo inerente il rapporto di lavoro derivante da
norme di legge, o regolamentari o da contratti collettivi nazionali di lavoro.
A tali violazioni può altresì conseguire la sospensione dell’efficacia
dell’iscrizione per l’esercizio dell’attività di pulizia ai sensi della legge
25.01.1994 n. 82 e del DM 274 / 1997.
Se si
considera che le violazioni di legge, regolamentari e di contratto collettivo
commesse dalla Servizi Integrati Srl sono di particolare rilevanza avuto
riguardo al numero di lavoratori impiegati nell’appalto, emerge in tutta
evidenza la correlativa gravità della omessa colpevole vigilanza da parte
dell’amministrazione Comunale di Taranto.
Lo Slai Cobas
sc, dopo vari incontri che non hanno portato a nessun, neanche minimo,
miglioramento della situazione, chiede ancora una volta a codesta
Amministrazione comunale di porre fine a tali irregolarità, attuando da subito
provvedimenti risolutivi, nonchè di procedere nella prossima gara d'appalto al
rispetto integrale di tutte le normative di leggi e contrattuali.
Per quanto
sopra, si chiede un incontro entro il mese corrente, al Sindaco, al segretario
generale, all'Assessore Motolese, alla Direzione della PI.
In mancanza
di un riscontro entro 10 giorni dalla presente verrà interessata la Procura, e
tutti gli organi Istituzionali di competenza.
LA SITUAZIONE DI ILLEGALITA' IN CUI VERSANO LE LAVORATRICI.
- Le
lavoratrici, oggi 88, dipendenti fino a giugno 2018 della Ditta Servizi
Integrati srl, e precedentemente dipendenti di varie ditte, ultime: Thesis,
Trial, hanno un contratto di “addette alle
Le stesse,
invece, svolgono anche l'attività di ausiliariato.
Questa
attività, benchè sia stata ufficializzata nell'ultimo capitolato speciale di
appalto, quindi espressamente richiesta dal Comune, non viene loro
riconosciuta.
-
L’Amministrazione Comunale di Taranto ha sottoscritto un contratto per
l’affidamento del Servizio di ausiliariato e pulizia nelle scuole di infanzia
comunale per la durata di trenta mesi rep. N. 9174 del 29.07.2015, in virtù del
quale ha assegnato alla Servizi Integrati S.r.l. corrente in Roma alla via
Sistina n. 121 P.Iva 07988341009, il servizio di ausiliariato, pulizia,
sanificazione degli ambienti, in diversi asili di Taranto.
- Il
contratto riveniente da una gara di appalto prevede l’espletamento del servizio
in piena applicazione delle prescrizioni dello stesso Capitolato Speciale
D’appalto e secondo i contenuti indicazioni e termini del Progetto Tecnico .
- In
particolare, l’art. 8 del predetto capitolato (rubricato “Descrizione del
Servizio”) indica in maniera analitica le prestazioni richieste all’impresa
appaltatrice, suddivise in prestazioni ausiliarie ed operazioni di
pulizia e sanificazione
Nell’elenco
delle prestazioni ausiliarie vengono indicate, tra le altre, le seguenti
attività: apertura e chiusura delle sedi dei servizi educativi, presidio degli
accessi alla struttura attraverso la gestione della portineria negli orari di
arrivo ed uscita dei bambini e, nel caso, di ingresso di personale autorizzato;
allestimento tavoli per i vari pasti e successivo riordino; ripristino pulizia
e sanificazione di tutti gli ambienti e di tutti gli oggetti (giocattoli ed
altro); predisposizione e collocazione dei materiali d’uso (asciugamani,
prodotti per l’igiene ecc.) movimentazione dei carrelli porta vivande al
momento del pranzo; lavaggio delle stoviglie , degli utensili e delle
attrezzature che vanno successivamente riposte; riordino e sistemazione del
locale cucina , al termine della refezione; gestione della lavanderia
(lavaggio, asciugatura biancheria, predisposizione della biancheria quotidiana
necessaria).
-
Effettivamente tutti i lavoratori, conformemente al capitolato speciale di
appalto sono altresì addetti all’attività di ausiliariato nell’ambito
scolastico in cui lavorano. Ed infatti
- provvedono al presidio degli accessi alla struttura attraverso la gestione della portineria negli orari di arrivo e uscita dei bambini e nel caso di ingressi di personale autorizzato (fornitori , manutentori ecc.);
- provvedono alla apparecchiatura dei tavoli ed alla successiva pulizia e riordino degli stessi dopo il pasto principale, la merenda e la colazione;
- Provvedono al ripristino alla pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti ogniqualvolta si renda necessario nell’arco della giornata (ad es. bagni, anche degli adulti, stanze sia al momento dell’attività che del pranzo, corridoi , scale, cortili , ecc.) e di tutti gli oggetti (giocattoli , mobili, tappeti da gioco, macrostrutture, anche esterne , seggioloni, specchi, ecc.);
- si occupano del riordino degli spazi esterni con spazzamento di marciapiedi, vialetti e scale di accesso;
- provvedono alla predisposizione e collocazione dei materiali d’uso come asciugamani, bavaglini , prodotti per l’igiene (saponi , carta igienica , ecc.) in ogni sezione ed in ogni bagno ogni qualvolta si renda necessario;
- si occupano del trasporto e ritiro carrello vivande al momento del pranzo, del lavaggio, sanificazione e della conservazione delle stoviglie, nonché del lavaggio dei vassoi , dei contenitori d’acciaio, degli utensili e delle attrezzature;
- si occupano della gestione della lavanderia (lavaggio, asciugatura biancheria, predisposizione della biancheria quotidiana necessaria); della pulizia mediante lavaggio degli stracci utilizzati per le pulizie di uso quotidiano degli stracci puliti del mantenimento in buono stato delle strutture e delle attrezzature curandone la pulizia giornaliera e / o straordinaria secondo quanto previsto dal piano di autocontrollo di ciascuna struttura redatto ai sensi della legge vigente;
- Nonostante
questa attività, tutte le lavoratrici sono state assunte in qualità di operaio
comune inquadrati al II livello retributivo del CCNL Multiservizi con
l’applicazione del parametro 109 previsto per lo svolgimento della sola
attività di pulimento. Il vigente CCNL per i dipendenti da imprese esercenti
servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi, prevede (cfr. nota a
verbale) che “i lavoratori di II livello – 1.9 – Operai comuni addetti ad
altre attività ausiliarie di supporto in ambito scolastico, sanitario,
in deroga alle declaratorie previste per i singoli livelli contrattuali di
inquadramento”, siano inquadrati al II livello con
parametro 115;
Dalla
sottrazione aritmetica degli importi indicati nei due parametri 115 e 109
deriva che i lavoratori per tutto il periodo dell’appalto in parola sono stati
retribuiti in misura inferiore rispetto a quanto previsto dal contratto
collettivo e sono stati versati in loro favore contributi previdenziali ed
assistenziali in misura inferiore rispetto a quelli spettantigli.
- La doppia
mansione (pulizie e ausiliariato) non ha comportato, come era logico e
regolare, un incremento dell'orario di lavoro – pertanto nel ridottissimo
orario di 1 ora e 50, si pretende che vengano effettuati sia i lavori di
pulizia che di ausiliariato.
- L'orario
di lavoro effettuato – 11 ore settimanali – è in violazione del CCNL che stabilisce espressamente che
l’orario minimo settimanale non può essere inferiore a 14 ore.
Ma nonostante varie nostre richieste di portare l'orario di lavoro almeno
ai minimi contrattuali, non si è proceduto in tal senso.
Questo
comporta, altresì, uno svolgimento del servizio inadeguato, in una realtà in
cui la presenza di neonati, bambini piccolissimi dovrebbe spingere
l'amministrazione comunale a effettuare un servizio più che adeguato.
- Questo
mancato riconoscimento è proseguito nonostante apposite ispezioni
dell'Ispettorato provinciale del Lavoro abbiano accertato che i lavoratori
e le lavoratrici, oltre a svolgere le normali attività di pulizia, svolgono in
maniera continua e caratterizzante anche attività di ausiliariato in senso
stretto, e nonostante la DPL abbia contestato alle imprese l'impiego di lavoratori
con mansioni inferiori. La Dpl ha naturalmente sempre comunicato tali
disposizioni al Comune.
Si riporta
uno stralcio del verbale della DPL: "dagli accertamenti emerge che per
tutta la durata dei rapporti di lavoro, le lavoratrici, pur svolgendo le
normali e richieste attività di pulizia, attendevano, in maniera continua e
caratterizzante, anche ad attività di ausiliariato in senso stretto, come
indicate nel medesimo capitolato speciale d'appalto. Di conseguenza, ai sensi
del CCNL applicato dall'azienda... alle lavoratrici per tutto il periodo
oggetto di accertamento, deve essere applicato il parametro retributivo 115
corrispondente al profilo 1, e.s. 1.9, del livello II, che inquadra gli operai
addetti ai servizi di ausiliariato in ambito scolastico...".
La Dpl ha naturalmente sempre comunicato tali disposizioni al Comune. Ma
l'amministrazione comunale, oltre che la Ditta, non ha minimamente vigilato su
tale regolarizzazione disposta dalla DPL.
- La
violazione del CCNL è proseguita, nonostante il Consiglio comunale della
precedente Amministrazione avesse approvato all'unanimità un OdG in cui “sollecitava il Dirigente
della Direzione comunale competente a vigilare sul rispetto del contratto di
lavoro nei confronti dei lavoratori; nonché il Sindaco, la Giunta ed i
Dirigenti competenti a verificare la possibilità, nel rispetto delle norme
vigenti ed in particolare del codice dei contratti pubblici, di un aumento
delle prestazioni dei servizi di ausiliariato previsti, della fornitura di
servizi aggiuntivi, della garanzia di sostituzione, al fine di ampliare i
servizi offerti alla cittadinanza e per il raggiungimento del minimo delle ore
contrattuali previste per i lavoratori addetti”.
- L'importo
stabilito nella gara d'appalto dal Comune è rimasto uguale agli importi indicati nei
precedenti appalti, nonostante il raddoppio del servizio.
- Non si è
proceduto a separare, come previsto dalla legislazione sugli appalti, il costo
del lavoro e della sicurezza dall'importo complessivo, facendo ricadere anche queste due
voci di garanzia per i lavoratori nel ribasso offerto dalla ditta.
Quanto
questa mancata distinzione abbia direttamente danneggiato le lavoratrici è
evidente anche da una situazione tuttora in corso. Infatti, problemi finanziari
tra l'amministrazione comunale e la precedente Ditta Thesis sono ricaduti sulle
lavoratrici, che si sono viste sottrarre il 23% della retribuzione + Tfr (già
misere) a loro spettante all'atto della cessazione dell'appalto con la Thesis.
- Il Comune,
benchè da noi richiesto, non ha fornito la documentazione attestante i criteri,
i dati in base a cui è stato calcolato l'importo dell'appalto, tra i quali, il
rapporto tra metri quadri (in orizzontale e in verticale e tenendo conto di
mobili, tavoli, suppellettili, attrezzature, giochi, materiali in uso ai
bambini, ecc.) e orario personale.
- Ancora,
codesta Amministrazione comunale ha continuato a non vigilare anche sulla gestione
dell'orario della Ditta, in particolare su: non distribuzione tra le
lavoratrici delle ore di lavoro di lavoratrici il cui rapporto lavorativo è
cessato (in precedenza le lavoratrici erano 92); modalità di sostituzioni del
personale assente, le cui sostituzioni vengono fatte per 25 minuti, invece che
per l'intera ora e 50 minuti (pur pretendendo la copertura del 100% del
servizio svolto dalla dipendente assente).
Quest'ultima
gestione è evidentemente in aperta violazione di quanto previsto dal capitolato
d'appalto, che recita: “in caso di assenze prevedibili e programmabili
(ferie, permessi etc) la sostituzione dovrà integralmente coprire i turni di
presenza della persona sostituita per tutta la durata dell’assenza”.
Ma il Comune
non ha mai richiamato la ditta al rispetto di quanto previsto nel capitolato.
E le ditte hanno potuto volgere a vantaggio solo del proprio utile tale
irregolarità.
- Infine per
quanto riguarda le problematiche di salute/sicurezza per le lavoratrici, per
i bambini e la questione della formazione, l'Amministrazione comunale, pur
avendo indicato dei relativi adempimenti nel capitolato d'appalto, non ha
controllato che venissero attuati, atteso che le lavoratrici non sono in
possesso di certificazione medica per l'attività di ausiliariato, nè hanno
frequentato corsi di formazione.
Tutto questo
ricade sulla responsabilità del Comune che dovrebbe tutelare non solo le
lavoratrici, ma l'infanzia.
La scrivente
O.S., per tutto quanto sopra, pur considerando che gran parte delle violazioni
e inadempienze provengono dalla precedente Amministrazione comunale, ritiene
che la responsabilità ricada ora su questa Amministrazione, anche perchè la
stessa, benchè venuta a conoscenza, almeno in due incontri e in tanti
comunicati, e benchè sia stata fornita anche adeguata documentazione, non ha
provveduto finora a modificare nessuna delle situazioni sopra denunciate.
Slai Cobas
per il sindacato di classe
Nessun commento:
Posta un commento