07 Maggio
2018
Questa mattina si è svolto davanti i cancelli del
comparto ceramica di Opera srl di Camposanto, nella provincia di Modena, un
picchetto combattivo sgomberato dalla celere con un utilizzo indiscriminato di
lacrimogeni. Questa è l'ottava giornata di sciopero organizzato dai
lavoratori autorganizzati del SI Cobas da quando lo dicembre scorso l'azienda
ha licenziato il delegato sindacale (dipendente dell'azienda da più di un
decennio) attraverso una serie di richiami e accuse fasulle, come dimostrato
dalle carte presentate dall'avvocato e dal sindacato che confermano la natura
politica del licenziamento.
In seguito all'ultimo sciopero avvenuto lo scorso
venerdì dalle prime ore di questa mattina il picchetto ha continuato a
ingrossarsi con la solidarietà dei lavoratori in solidarietà dalla provincia di
Modena, Parma e Bologna. Proseguita la chiusura totale rispetto a qualsivoglia
tavolo per l'ottenimento di un reintegro portata avanti da padroni e sostenuta
di fatto dalla prefettura che ha negato ogni irregolarità, intorno alle 13 la
questura ha richiesto l'intervento della celere che ha sgomberato il picchetto
con un fitto lancio di lacrimogeni. Un dato che rende evidente come gli organi
di gestione del territorio insieme a Confindustria cerchino in tutti i modi di
ostacolare qualsiasi forma combattiva di vertenza all'interno dei posti di lavoro.
Come già visto nella logistica e nel settore carni, cercando di bloccare
qualsiasi agibilità nei posti di lavoro. Ai tentativi di repressione i
lavoratori hanno risposto rilanciando i prossimi scioperi e mobilitazioni nella
città.
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