venerdì 19 ottobre 2018

19 ottobre - L'arresto di Margherita spiegato in una intervista a Radio Onda d'Urto

Repressione e mondo del lavoro. E’ ai domiciliari, per un mese, Margherita Calderazzi, coordinatrice nazionale dello Slai Cobas per il sindacato di classe e storica compagna di lotta all’Ilva di Taranto.
La misura è in esecuzione di una condanna emessa a seguito della lotta del 2010 per il lavoro dei Disoccupati Organizzati di Taranto, quando per mesi i senza lavoro della città montarono una tenda sotto il Comune, più volte sgomberata dai vigili urbani e puntualmente rimessa dai solidali.
L’allora responsabile dei vigili tarantini denunciò Margherita e altri compagni di lotta per presunte…ingiurie. Inviata immediatamente a processo, Margherita venne assolta in primo grado, ma condannata poi in secondo grado per oltraggio a pubblico ufficiale ad un mese di detenzione. Il Tribunale però, anziché optare per l’affidamento ai servizi sociali, come sembrava scontato, ha disposto i domiciliari.
La corrispondenza da Taranto del coordinamento nazionale Slai Cobas per il sindacato di classe.
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