Comunicato
stampa
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ottobre 2018, nella giornata nazionale di mobilitazione e sciopero
contro il governo fascio populista Salvini DiMaio, contro il decreto
sicurezza, che porta carcere alle lotte dei lavoratori (in
particolare pensato contro i prolungati e combattivi scioperi della
logistica), razzista perché riporta le leggi speciali contro gli
immigrati, contro le manovre antipopolari a favore di evasori e
padroni, contro la tendenza alla guerra imperialista in cui Lega e
M5s stanno trascinando il paese, dalle ore 10.00 in centro città si
è tenuta la manifestazione unitaria indetta dal sindacato Si Cobas e
Slai Cobas per il sindacato di classe, verso Unione Industriali,
Prefettura, Cgil. Forte la presenza di operai delle
cooperative, per via della sindacalizzazione crescente nei settori
della logistica e dell’agricoltura, sia per la penetrazione delle
cooperative dentro i gruppi industriali in questi anni. La realtà
delle fabbriche è scandalosamente fatta di cooperative, un doppio
passaggio nella gestione del personale, che permette un notevole
risparmio in termini di salari e una restrizione in termini di
diritti, a favore dei padroni rendendo il lavoratore eternamente
precario e ricattato. Con forza sotto la sede di Confindustria e
della Prefettura, è stato contestato e denunciato questo meccanismo
come una interposizione di manodopera legalizzata. I lavoratori in
corteo hanno espresso solidarietà a Margherita, coordinatrice
nazionale dello Slai Cobas agli arresti domiciliari per un mese, per
le lotte dei disoccupati del 2010 e a tutti i lavoratori colpiti
dalla repressione. Al centro del corteo le 17 coraggiose operaie
della Montello, da oltre 10 anni nell’impianto di recupero rifiuti,
illegittimamente escluse dal cambio appalto di cooperativa del
29.09.18, come ritorsione alla loro rivendicazione di avere pagata
per otto ore la giornata lavorativa di otto ore, comprensiva della
pausa mensa come in tutti gli impianti a ciclo continuo (Montello non
chiude mai, 365 giorni all’anno). Le operaie sono in lotta per
rientrare al loro posto di lavoro ed in attesa della sentenza per il
ricorso di urgenza ex 700 contro l'esclusione dalla cooperativa
presentato al tribunale di Bergamo, processo che si è tenuto
l'11.10.2018 ma ancora senza sentenza. Proprio per il carattere di
urgenza riconosciuto al ricorso, a margine del corteo, hanno
depositato presso il Tribunale Civile di via Borfuro, un appello al
giudice che segue il ricorso, a decidere presto perché quasi tutte
sono l’unico sostegno per la famiglia. La manifestazione si è
conclusa sotto la sede della Cgil con una contestazione, perché
firmataria dell’accordo di cambio appalto che è stato violato
dalla cooperativa della Montello. Nonostante con la firma si sia
fatta garante, ad oggi non ha mosso un dito per chiederne il rispetto
e l’assunzione di tutte le lavoratrici, come prevede l’accordo
stesso, quindi anche le 17 dello Slai Cobas. Nessuna risposta da
dentro la Cgil.
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Slai Cobas sc Sergio Caprini 3407226074
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