Una
cosa indegna!
Domattina,
ore 6, lo Slai Cobas sc di Taranto sarà alla port. A
Selezionati
via web come ad un mercato in buoni e cattivi, trattati come numeri e
senza diritti sindacali. Una cosa indegna!
Lo
Slai Cobas sindacato di classe ha detto chiaro la sua linea e le sue
proposte. Ora spetta agli operai.
Noi invitiamo gli operai che non sono passati alla Mittal e che avranno davanti solo cassintegrazione, cioè reddito ridotto e dopo massimo 5 anni licenziamento, a non rassegnarsi a questa assurda e illegittima situazione.
Noi invitiamo gli operai che non sono passati alla Mittal e che avranno davanti solo cassintegrazione, cioè reddito ridotto e dopo massimo 5 anni licenziamento, a non rassegnarsi a questa assurda e illegittima situazione.
Invitiamo
gli operai a venire il 7 novembre alle ore 18
in sede Slai Cobas (sede nuova via Livio Andronico, 47, ang. via Polibio a fianco macellaio), per discutere cosa e come fare.
in sede Slai Cobas (sede nuova via Livio Andronico, 47, ang. via Polibio a fianco macellaio), per discutere cosa e come fare.
Non
è vero che questo accordo non è impugnabile.
Noi
vogliamo fare una battaglia legale: sulla violazione del 2112, perchè
andare in deroga del 2112 vuol dire aprire l’autostrada ad altre
deroghe; sui criteri unilaterali e discriminatori sanciti
dall’accordo per scegliere gli operai, perchè sono illegittimi, nè possano essere praticati liberamente, come se tutto è lecito. Va poi smascherata e combattuta anche l’assurdità degli operai “in vendita”, questa fuoriuscita di operai era largamente raggiungibile con l’estensione dei benefici amianto e con una legge speciale per Taranto, dentro una dinamica emergenziale per la città e la fabbrica come è l’inquinamento.
Lo Slai Cobas Taranto a partire da novembre proporrà ai lavoratori tutte le forme di attacco legale a questo accordo, a tutela dei diritti di tutti i lavoratori di essere assunti tutti dalla Mittal senza discriminazioni e figli e figliastri,
dall’accordo per scegliere gli operai, perchè sono illegittimi, nè possano essere praticati liberamente, come se tutto è lecito. Va poi smascherata e combattuta anche l’assurdità degli operai “in vendita”, questa fuoriuscita di operai era largamente raggiungibile con l’estensione dei benefici amianto e con una legge speciale per Taranto, dentro una dinamica emergenziale per la città e la fabbrica come è l’inquinamento.
Lo Slai Cobas Taranto a partire da novembre proporrà ai lavoratori tutte le forme di attacco legale a questo accordo, a tutela dei diritti di tutti i lavoratori di essere assunti tutti dalla Mittal senza discriminazioni e figli e figliastri,
Agli
operai che passano alla Mittal lo Slai Cobas dice che interverrà su
tutti fattori critici della condizione operaia e sicurezza che questo
passaggio comporta ora e soprattutto dopo il periodo di transizione
di 3 mesi.
Mittal
è il modello selvaggio del capitalismo in “guanti bianchi”, per
cui nessun diritto è garantito, e l’accordo permette una serie di
valvole di sfogo per “zero diritti”, nella gestione diretta della
fabbrica.
Dobbiamo
avere fiducia!
Non
è affatto vero che la partita Ilva/AM si è chiusa.
Si
è chiusa una battaglia ma non la guerra, la guerra di classe.
30
ottobre 2018
SLAI
COBAS per il sindacato di classe
(NUOVA
SEDE) Taranto via Livio Andronico, 47 (ang v. Polibio - vicino
‘Olindo carni’)
3471102638 - slaicobasta@gmail.com - blog: https://tarantocontro.blogspot.com/
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