AL
FIANCO DELLE 17 OPERAIE DELLA MONTELLO, BUTTATE FUORI DALLA NUOVA
COOPERATIVA!
MOBILITIAMOCI PER AFFERMARE I LORO DIRITTI, CHE SONO QUELLI DI TUTTE E TUTTI NOI!
MOBILITIAMOCI PER AFFERMARE I LORO DIRITTI, CHE SONO QUELLI DI TUTTE E TUTTI NOI!
Fabbrica
Montello. 500 lavoratori che operano ai nastri trasportatori, ne
seguono i ritmi, separano la plastica dagli altri rifiuti, per il
riciclo. Nella stragrande maggioranza sono donne. Tantissime sono
immigrate. Quasi tutte assunte tramite cooperative. E la storia è
sempre la stessa. Le gare si ripetono negli anni, una nuova
cooperativa sostituisce la vecchia. Nel cambio appalto chi lavora è
sempre a rischio. A rischio la continuità lavorativa, i diritti, le
condizioni contrattuali. È quanto sta accadendo anche alla Montello.
La cooperativa EkoWar si è sciolta e l’appalto è stato affidato
ora alla Selection. Il tutto è avvenuto - guarda caso - nel corso di
una vertenza: alcune operaie stanno lottando per vedersi riconosciuto
il diritto alla retribuzione della mezz’ora di pausa. 8 ore di
lavoro vanno pagate per quello che sono: 8 ore, non un minuto di
meno. 17 di loro hanno avviato una vertenza legale per vedersi
riconosciuto questo diritto. Sono le stesse che, insieme a decine di
altre colleghe, hanno scioperato l’8 marzo scorso, unendosi alle
centinaia di migliaia di lavoratrici che in tutto il mondo si sono
rese protagoniste dello “sciopero delle donne”. Nell’accordo
sindacale per il cambio appalto si parla - nero su bianco - del
passaggio di tutte le lavoratrici della EkoVar alla Selection.
Peccato che la Selection abbia deciso di “selezionarne” solo
alcune. Coincidenza ha voluto che fino ad oggi siano state tenute
fuori dal posto di lavoro 17 lavoratrici. Indovinate quali? Sì,
proprio quelle che stanno portando avanti la vertenza legale!
A questa, che denunciano come “ritorsione”, si associa una condizione di debolezza, conseguenza delle leggi sull’immigrazione che i governi italiani hanno approvato nel corso degli anni. Il permesso di soggiorno è infatti legato al mantenimento del posto di lavoro. Morale della favola? Se perdono il lavoro rischiano di perdere anche il diritto a rimanere sul territorio italiano! Potere al Popolo è uno strumento al servizio delle lotte, di chi resiste. Per questo siamo accanto a queste lavoratrici e invitiamo tutte e tutti a inviare messaggi di solidarietà a loro e di far sentire le nostre voci alla cooperativa Selection e alla Montello, rivendicando l’immediato reintegro del posto di lavoro delle 17 lavoratrici!
La solidarietà può essere un’arma potente: dimostriamolo!
A questa, che denunciano come “ritorsione”, si associa una condizione di debolezza, conseguenza delle leggi sull’immigrazione che i governi italiani hanno approvato nel corso degli anni. Il permesso di soggiorno è infatti legato al mantenimento del posto di lavoro. Morale della favola? Se perdono il lavoro rischiano di perdere anche il diritto a rimanere sul territorio italiano! Potere al Popolo è uno strumento al servizio delle lotte, di chi resiste. Per questo siamo accanto a queste lavoratrici e invitiamo tutte e tutti a inviare messaggi di solidarietà a loro e di far sentire le nostre voci alla cooperativa Selection e alla Montello, rivendicando l’immediato reintegro del posto di lavoro delle 17 lavoratrici!
La solidarietà può essere un’arma potente: dimostriamolo!
Firmiamo
la petizione qui: https://chn.ge/2D7HORc
Potere
al Popolo - Milano
Milano
Sosteniamo queste lavoratrici, inviamo messaggi e firme come indicato
nell'evento!
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