Dall’incontro
che si è tenuto il 13 novembre scorso al Ministero dell’industria
e dello sviluppo economico tra la Blutec, il ministero e i sindacati
confederali non è venuto fuori niente di concreto.
Come
si può benissimo leggere nell’articolo di Rassegna.it, di cui
riportiamo alcuni pezzi, fino ad ora si tratta di tutta roba vecchia,
senza nessun futuro; l’unica novità, chiamiamola così, sarebbe la
promessa di Di Maio di coinvolgere la Fca, ex Fiat, che nel frattempo
mette in cassa integrazione migliaia di operai in tutti gli
stabilimenti!
Di
sicuro c’è la volontà di tutti di dare seguito alla cassa
integrazione per evitare naturalmente eventuali “problemi di ordine
pubblico”.
Il
ministro ingannapopolo, dice un articolo del Giornale di Sicilia, “…
ha intimato a Blutec la proposizione di progetti concreti entro i
prossimi 15 giorni e che lo stesso Di Maio coinvolgerà direttamente
FCA nella vertenza al fine di richiamarla alle sue responsabilità
industriali. Se no sarà chiusura”.
Chiusura
di cosa? Il prossimo appuntamento al Mise è stato fissato per i
primi di dicembre.
Ripetiamo
il nostro invito agli operai: per fare passi avanti è necessario che
gli operai si autorganizzino per lottare - si colleghino agli operai
autorganizzati della FCA presenti negli altri stabilimenti - fuori e
contro i sindacati confederali - fuori e contro la ricerca di destini
individuali e accettazione della divisione tra operai di serie A e
operai di serie B.
***
Blutec,
vertenza riaperta
13
novembre 2018 ore 13.20
Al
tavolo del Mise, l'azienda ha presentato il progetto di rilancio del
polo industriale palermitano che prevede l’occupazione di 694
lavoratori entro il 2020...
“…Si
è tenuto questa mattina (13 novembre) il tavolo
al Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza Blutec di
Termini Imerese. All'incontro,
cui ha partecipato anche il ministro Luigi Di Maio,
l’azienda
ha presentato il progetto di rilancio del polo industriale
palermitano, che finora non è mai partito. Il nuovo piano
industriale prevede l’occupazione di 694 lavoratori entro il 2020,
con un cronoprogramma che vedrà a dicembre 2018 l’ingresso di 115
lavoratori, a settembre di altri 100 e a dicembre 2019 di ulteriori
344.
Questi
obiettivi sarebbero garantiti dalla eventuale conferma di tre
iniziative industriali: elettrificazione
del Doblò e del Ducato, e assemblaggio delle batterie
Samsung. L’azienda
ha anche chiarito che sta procedendo a fornire tutte le
documentazioni alla Guardia di Finanza sul vecchio contratto di
sviluppo e ha già realizzato una nuova proposta da sottoporre a
Invitalia per realizzare il piano industriale.
La
Fiom, al tavolo, ha chiesto la salvaguardia
della continuità occupazionale per
il 2019 e gli interventi necessari a garantire l’uscita dei
lavoratori “usurati”, visto che la cassa integrazione scadrà a
dicembre 2018 e ad oggi non ci sono produzioni in grado di garantire
la rioccupazione di tutti i lavoratori. Quindi è stato chiesto
all’azienda di presentare la richiesta al Ministero del lavoro e al
ministro di tutelare anche i 300 lavoratori dell’indotto, che
comprendono i 64 dei servizi a cui a breve scade la Naspi…”
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