25 OTTOBRE 2019 SCIOPERO GENERALE
proclamato
dai sindacati di base
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Lo SLAI cobas per il sindacato di
classe aderisce e organizza nei posti di lavoro
e nelle città in cui è presente scioperi,
presidi, iniziative di lotta
Contro il nuovo governo dei padroni, dei banchieri,
dei ricchi,
che in perfetta continuità col precedente
esecutivo, vuole continuare
a fare pagare la crisi del sistema ai lavoratori
e alle masse popolari
Purtroppo,la criminale politica del risparmio
e dei sacrifici - ovviamente solo e sempre per i lavoratori e le masse
popolari- portata avanti dai vari
governi di turno,di centrodestra e di centrosinistra, gialloverde o giallobruno
come l’attuale Pd/M5S ( politica fatta
di false/fumose promesse elettorali e di, invece,concreti e sempre più pesanti
attacchi ai diritti, con tagli agli stipendi, ai servizi sociali, alla scuola,
ai posti di lavoro; fatta pure di crescente precariato e disoccupazione, di allungamento
dell’età pensionabile, di carovita, con aumento anche dei generi di prima
necessità, oltreché di tasse, prezzi e tariffe : luce, acqua, trasporti,
scuola, etc.), colpisce pesantemente pure
la sanità pubblica.
Il contenimento anche della spesa sanitaria, previsto dal nuovo
governo Conte, oltre ad abbattersi pesantemente sui malati, costretti a continuare
a rinunciare a curarsi e a morire di malasanità (50 mila persone all’anno ), inevitabilmente
colpisce anche i lavoratori del settore,
di ruolo e precari, che vengono
spogliati sistematicamente dei propri diritti e della dignità professionale ed
umana.
L’ennesimo blocco dei contratti, malgrado le
briciole elargite nel 2017 dopo 8 lunghi anni di attesa; le mancate
progressioni economiche, nonché la tendenza ad eliminare il salario accessorio ne
sono ampia dimostrazione. Per non parlare della grave,atavica e persistente carenza
di personale e del conseguente supersfruttamento, soprattutto di quello addetto
all’assistenza costretto a turni massacranti, con un notevole aumento dello
stress lavoro-correlato e delle malattie professionali, come denunciato pure
dall’INAIL.
Anche le
lavoratrici e i lavoratori del Policlinico di Palermo, a cominciare dai giardinieri,
ancora oggi precari malgrado 27 anni di servizio all’interno del nosocomio, hanno
potuto sperimentare sulla propria pelle quanto sopra, grazie alla politica
della “macelleria sociale” che si tramanda come un’eredità, da un governo all’altro,
indipendentemente dal colore politico, e che viene incarnata a sua volta anche dalle
aziende ospedaliere.
Ma la cosa altrettanto aberrante è che
mentre, da un lato, si tagliano
ulteriormente spesa pubblica e diritti, subordinando finanche la salute/vita
della classe più debole al risparmio e ai profitti, dall’altro, si aumentano
notevolmente le spese militari, che passeranno da 25 a 32 miliardi annui, a
causa di un incremento di 7 miliardi di euro l’anno promessi alla NATO dal
nuovo governo Conte. E come se non bastasse, si continuano a regalare decine di
miliardi di euro ai padroni ( che evadono oltretutto 250 miliardi l’anno), i
quali beneficeranno anche dell’ennesimo taglio del costo del lavoro previsto dalla finanziaria
2020.
E quel che è peggio è che, a fronte di tutto
ciò, stato e governi hanno la spudoratezza di criminalizzare la sacrosanta
lotta per i diritti (lavoro,
salari,sanità,pensioni scuola, casa, ambiente etc.) aumentando le sanzioni e le
pene, come prevedono i due scellerati “decreti sicurezza” voluti dal nazifascista leader della Lega,Salvini,col
pieno assenso del M5S. Decreti infami che
l’attuale governo non ha alcuna intenzione di cancellare e che sono indice del
moderno fascismo che avanza, teso a togliere ai lavoratori e alle masse
popolari ogni elementare diritto, rendendoli sempre più poveri, mentre i ricchi
diventano sempre più ricchi.
Decreti fortemente disumani, che addirittura considerano
reato finanche la difesa e il salvataggio in mare dei nostri fratelli migranti,
che scappano da guerre, miseria e morte sicura - di cui anche lo stato
imperialista italiano è complice- e che
a migliaia,a maggioranza donne e bambini,
muoiono nella speranza di una vita migliore. La stessa speranza che
nutrivano anche gli italiani, i nostri nonni, i nostri padri ( e da tempo, pure
i nostri giovani, che fuggono in massa) quando espatriavano imbarcandosi
clandestinamente per raggiungere l’America, la Germania, La Francia, l’Inghilterra
etc. .
E’
l’ora di opporsi in massa a tutta questa barbarie! Lo sciopero è una delle importanti
armi che i lavoratori hanno per lottare e fare valere le proprie ragioni. Lamentarsi non basta, come dice una famosa
canzone : “PIGGHIA
LU BASTUNI E TIRA FORI LI DENTI”!
Nei
prossimi giorni saranno comunicati luogo e ora dell’iniziativa che si terrà a
Palermo
SLAI
Cobas sc Policlinico –Palermo
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